PASSEGGIARE IN SPIAGGIA SENZA PIEDE "A CIPOLLA", S.O.S. ALLUCE VALGO
Articolo informativo di Giuseppe Pinna per S. O. S. - “Osteomielitici d’Italia” - Onlus «Centro Servizi Informativi On-line per Osteomielitici e Pazienti dell’Ospedale CODIVILLA-PUTTI di Cortina d’Ampezzo».
Le conseguenze cliniche
Sono costituite sia da disturbi localizzati al piede , sia da ripercussioni posturali alle articolazioni soprastanti.
Nel piede affetto da valgismo dell'alluce, il primo metatarso si apre a ventaglio e contemporaneamente diviene ipermobile sollevandosi verso l'alto per reazione al contatto con il suolo.
Questo determina:
Conseguenze Locali
Degenerazione articolare e borsite
L'articolazione metatarso falangea è disallineata e lavora pertanto in modo asimmetrico.
Ciò comporta l'usura delle componenti cartilaginee, la cui infiammazione è causa di dolore e degenerazione artrosica a tale livello.
Ciò comporta l'usura delle componenti cartilaginee, la cui infiammazione è causa di dolore e degenerazione artrosica a tale livello.
La prominenza metatarsale urtando inoltre contro la calzatura la deforma, creando un conflitto con la scarpa , responsabile di fastidiose borsiti che con il tempo possono ulcerarsi e infettarsi.
Metatarsalgie
Il sollevamento dorsale del primo metatarso, che normalmente sopporta il doppio del carico rispetto agli altri , provoca la cosiddetta sindrome da insufficienza del primo raggio, con sovvertimento strutturale dell'avampiede e sovraccarico del secondo e terzo raggio.
Clinicamente tale alterazione si manifesta con comparsa di dolore e callosità a livello delle teste metatarsali centrali.
Deformità e lussazione delle dita.
La spinta dell'alluce contro le dita ne provoca con il tempo il loro incurvamento.
Quando tale atteggiamento persiste nel tempo, la deformità si struttura, dando vita al cosiddetto dito a martello.
Inoltre la spinta laterale e dorsale esercitata dall'alluce, crea la perdita dei rapporti anatomici della base del dito con il metatarso corrispondente, fino alla completa lussazione.
Clinicamente ciò si manifesta con comparsa di dolore a livello metatarso falangeo e ulteriore sovraccarico della testa metatarsale, per la perdita di contatto con il suolo da parte del dito.
Quando tale atteggiamento persiste nel tempo, la deformità si struttura, dando vita al cosiddetto dito a martello.
Inoltre la spinta laterale e dorsale esercitata dall'alluce, crea la perdita dei rapporti anatomici della base del dito con il metatarso corrispondente, fino alla completa lussazione.
Clinicamente ciò si manifesta con comparsa di dolore a livello metatarso falangeo e ulteriore sovraccarico della testa metatarsale, per la perdita di contatto con il suolo da parte del dito.
Conseguenze posturali.
L'ipermobilità del primo raggio metatarsale fa si che esso, ad ogni passo , sotto l'azione del carico si sollevi verso l'alto, appiattendo così l'arco longitudinale interno e provocando la rotazione verso l'interno del piede (pronazione).
Questo movimento di pronazione si trasmette attraverso le articolazioni dell'arto inferiore a tutto l'apparato muscolo scheletrico, influenzando la postura, cioè l'allineamento dei vari segmenti corporei lungo la linea di gravità .
Trascinato dalla torsione del piede l'arto inferiore ruota internamente, provocando attraverso i legamenti dell'anca l'inclinazione in avanti del bacino, che a sua volta modifica la curvatura della colonna aumentando la curva lombare (iperlordosi).
Questo assetto posturale crea delle incongruenze articolarii dando vita a delle manifestazioni cliniche che caratterizzano i pazienti affetti da alluce valgo.
Si può infatti parlare di una vera e propria sindrome da alluce valgo che si caratterizzza da :
-tendenza al valgismo delle ginocchia con dolore della faccetta rotulea interna del ginocchio;
-Rigidità delle anche con limitazione della loro rotazione interna;
Accentuazione della curva lombare con presenza di lombalgia cronica.
-tendenza al valgismo delle ginocchia con dolore della faccetta rotulea interna del ginocchio;
-Rigidità delle anche con limitazione della loro rotazione interna;
Accentuazione della curva lombare con presenza di lombalgia cronica.
Le Cause
Le cause sono sicuramente genetiche.
In qualche porzione dei nostri cromosomi, non ancora decifrata, risiede l'informazione genetica responsabile di questa deformità .
Si puo' facilmente riscontrare infatti, come tutti coloro che soffrono di tale patologia abbiano in famiglia un genitore o un nonno con la stessa deformità .
L'uso di calzature a punta stretta è solo un fattore scatenante, come dimostrato dalla presenza di tale affezione, se pur con un incidenza ridotta, anche nelle popolazioni africane e asiatiche che indossano esclusivamente calzature aperte.
Così come il colore dei nostri occhi o la struttura delle nostre mani, la forma che il nostro piede e le nostre dita assumeranno nelle varie eta'della nostra vita sono già geneticamente determinate alla nascita.
L'alluce valgo è pertanto piu che una patologia, una fastidiosa variante anatomica,
così come il piede piatto o il piede cavo.
LA CHIRURGIA TRADIZIONALE A CIELO APERTO
Si caratterizza rispetto alle tecniche demolitive del passato per l'assoluto rispetto dell'articolazione, che viene riallineata e riorientata senza demolire le sue componenti, in modo da conservare la funzionalità ed evitare la degenerazione artrosica tipica della chirurgia del passato.
Ciò è ottenuto mediante incisioni chirurgiche, praticate per esporre le parti scheletriche su cui praticare direttamente piccole osteotomie, ovvero sezioni di precisione effettuate direttamente sull'osso, stabilizzate con diversi mezzi di sintesi di solito viti in titanio e fili metallici
La tecnica più utilizzata è sicuramente l'osteotomia "chevron", ideata negli Stati Uniti da Austin nel 1986, ovvero un incisione a coda di rondine della testa del primo metatarso che ne permette la traslazione laterale verso il secondo, e il contemporaneo riallineamento della superficie articolare.
Osteotomia Chevron
Il vantaggio di tale tecnica rispetto alle altre osteotomie come ad esempio la "scarf", molto utilizzata in Italia e in Francia, è quello di non essere demolitiva, di poter essere praticata con una minima incisione cutanea e capsulare, e soprattutto di essere intrinsecamente stabile grazie alla sua configurazione ad incastro che permette una consolidazione rapida e la concessione immediata dell'appoggio del piede.
Menzioniamo in tale capitolo una tecnica molto diffusa solo in Italia, che è la cosiddetta "tecnica con il ferretto", più propriamente tecnica di Bosch, o PDO, molto praticata per la velocità e la semplicità di esecuzione a livello ospedaliero.?Consiste nell'eseguire attraverso una piccola incisione cutanea un'osteotomia di traslazione della testa metatarsale, mantenendo la correzione con un filo metallico mantenuto in sede per 40 giorni. Personalmente l'alto tasso di complicanze venute alla nostra osservazione, in particolare pseudoartrosi e mobilizzazioni secondarie dei frammenti,
probabilmente per errori di esecuzione della tecnica, non ci hanno mai avvicinato a tale procedura, di cui comunque riconosciamo la validità in mano a chirurghi esperti e l'alto valore innovativo che ha rappresentato, destinata però a lasciare il passo per l'inevitabile avvento della chirurgia percutanea.
PASSEGGIARE IN SPIAGGIA SENZA PIEDE "A CIPOLLA", S.O.S. ALLUCE VALGO
In vista dell’Estate e del debutto in spiaggia torna, per molti, l’incubo del piede ’a cipolla’. Ma oggi l’alluce valgo si puo’ eliminare velocemente, senza dolore e cicatrici e dopo l’operazione il paziente e’ subito in piedi. Un risultato possibile grazie ad nuova tecnica di intervento, definita ’percutanea’, presentata in occasione del III Congresso Internazionale della Chirurgia del Piede all’Ospedale San Camillo di Roma. E proprio i piedi, avvertono gli specialisti, rappresentano il ’punto debole’ per 1 italiano su 2, che lamenta dolori e fastidi. In particolare, l’alluce valgo e’ la patologia piu’ diffusa a carico del piede: e’ causa di deformita’ e dolore ma crea anche un problema estetico, soprattutto per la donna. "Questa nuova tecnica chirurgica, ideata negli Usa - spiega l’ortopedico Marco Cianfanelli, dell’Ospedale San Camillo - prevede la correzione dell’alluce valgo mediante tre minuscoli accessi cutanei. Attraverso questi forellini, grazie all’utilizzo di un particolare strumentario, si lima l’osso eliminando cosi’ la ’cipolla’ e si eseguono i tagli per riallineare il dito. L’intervento dura circa 15 minuti, si esegue in regime di Day Hospital e si puo’ camminare subito".(ANSA).
Fine
Pubblicato su Blogger oggi 30 novembre 2012 alle ore 23,05 da: Giuseppe Pinna de Marrubiu
Nessun commento:
Posta un commento