Malato e senza lavoro.
L’appello: “Aiutiamo Peppe”
28 agosto 2012
Un calvario iniziato con una banale “storta”.
Peppe Scaglione dopo quella maledetta storta, non aveva (NON POTEVA) capire che la sua vita e quella della sua fami- glia, da quel momento, sarebbero cambiate.
Per sempre.
Peppe, siciliano di Siracusa, 44 anni, sposato, due figli, di 15 (il ra-gazzino) e 6 anni (la bimba), ex guardia giurata, il giorno in cui cam-biò la sua vita per farlo piombare in un tunnel di disperazione, do lore e viaggi della salute, stava lavorando in un’azienda agricola sici liana, dopo aver perso il suo lavoro, “per colpa dei tagli e della cri-si”.
All’improvviso scoppiò un grosso incendio e nel cercare riparo, in-sieme ai suoi compagni di lavoro, dalle fiamme che stavano devas-tando la vegetazione, prese una storta.
Quella che sembrava una banale storta.
Ma che, purtroppo, è l’origine di un calvario.
Da quel momento, sono passati 6 lunghi ed estenuanti anni fatti di visite mediche, accertamenti, diagnostici, ricoveri con ben 8 interventi chirurgici, viaggi fuori regione per cercare di risolvere quello che da una banale storta è ora una grave e dolorosa “osteomielite cronica da strafilococco aureo”.
Un’infezione cronica sulle quali origini, cause e responsabilità se ne sta occupando la magistratura.
Un’infezione che non perdona, sia in quanto a dolori che ad auto- nomia personale.
Inutile sottolineare che Giuseppe ha perso anche il secondo lavoro che svolgeva in quell’azienda agricola dove, di colpo, correndo è di ventato “invalido”.
Gli è stata sì riconosciuta l'invalidità per l’infortunio sul lavo- ro e ora percepisce l’assegno mensile di invalidità che con quello “della bimba” arriva a 600 euro mensili.
Ma è’ questo l’unico reddito su cui poggia l’intera famiglia di 4 persone, due figli compresi.
E’ su questa cifra che Peppe deve contare anche per tutte le spese per andare, senza sosta, nei vari ambulatori a fare esa mi (la prossima è l’ennesima scintigrafia) e per recarsi negli ospedali specializzati.
In questo caso, il piatto piange per davvero.
E spesso, insieme alla moglie, si trova davanti alla terribile ma irri- nunciabile scelta: o si mangia o ci si cura.
Peppe Scaglione, disperato e dolorante, ha scritto alla reda- zione del portale www.cittadeibimbi.it facendo un disperato appello.
“Mi vergogno – spiega al telefono – ma devo farlo perchè il mio piede scoppia dal dolore, perchè l’osteomielite ha col-pito anche il quarto metatarso, e allora, inutile fare giri di pa role, il problema principale è che mi servono soldi, anche 5 euro da parte vostra, per partire a tornare al “Codivilla Put-ti” di Cortina D’Ampezzo dove sono già stato operato e cu- rato“.
Il “Codivilla Putti” è ritenuto uno dei migliori centri italiani per la cura delle infezioni osteoarticolari.
E’ convenzionato con il Sistema sanitario Nazionale.
Ma Peppe e la sua famiglia chiedono un’aiuto per le spese e il viag- gio.
“Mi vergogno tanto – continua a dire Peppe – non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione di tale sconforto, dolore e disperazione: io che ho amore per Dio e per la fe-de, io che, nonostante la mia malattia sono volontario della “Misericordia” e anche quando non sono operativo, il mio cuore e la mia mente è per i nostri amici dell’associazione, chiedo solo di star bene e vivere in maniera più serena con mia moglie e i miei due figli.
D’altronde, la mia seconda figlia, non ha mai avuto la possi-bilità di conoscermi prima di questo calvario, vorrei potesse farlo prossimamente“.
Un appello fatto con il cuore, un’ultima spiaggia per chi ha già ten-tato anche le vie ufficiali (l’amministrazione comunale, l’asl) che a loro volta hanno fatto quel poco che potevano.
Ma non basta.
Non può bastare per chi dalla Sicilia deve andare dall’altra parte del l’Italia per curarsi.
Per chi è costretto a recarsi in vari centri specializzati della zona per i controlli periodici.
Chi ha voglia e possibilità può versare un contributo d’aiuto sul numero di conto corrente che ci ha fornito lo stesso Pep pe: - Omiss...chi scrive e gestisce questo BLOG "Giuseppe PINNA de Marrubiu" rifiuta di dare informazioni nel merito..... secondo la politica interna al GRUPPO S. O. S. - “Osteomielitici d’Italia” - Onlus.
Chi lo desidera può lasciare in fondo all’articolo oppure sulla pagina Facebook - www.cittadeibimbi.it un commento oppure può contattare Peppe Scaglione attaverso la sua pagina Face-book o direttamente sul suo cellulare 3385680424.
Il nostro augurio è che Peppe, anche grazie a voi, possa tornare al Codivilla-Putti, possa lenire i suoi dolori sottoponendosi a un nuovo intervento chirurgico.
E finalmente, al suo rientro, possa unirsi in pace e serenità alla sua piccola, il suo figlio maggiore, la moglie e i suoi amici della “Mise- ricordia”.
In bocca al lupo, Peppe, da tutta la webcommunity e dalla redazio- ne del nostro portale www.cittadeibimbi.it
P. S. - chi scrive e gestisce questo BLOG "Giuseppe PINNA de Marrubiu" nel me-
rito... di quanto sopra riportato e letto, secondo la politica interna al GRUPPO S. O. S.
- “Osteomielitici d’Italia” - Onlus, si pone le seguenti domande di carattere
generale - informativo e pubblico:
1) - se gli è stato riconosciuto l'infortunio sul lavoro, quell'assegno mensile
corrisponderebbe allo stesso
importo dello stipendio (86%) Inail per malattia;
2) - in questo caso, tutte le spese di cura, di viaggio e trasporto da e per il Co-
divilla Putti di Cortina D'Ampezzo o per altri nosocomi, sarebbero a loro to
tale carico Inail;
3) - leggiamo che gli è stata riconosciuta l'Invalidità Civile, presupponiamo al 100%
almeno in forma provvisoria se non definitiva, e qui tornerebbe il ragionamento
su quanto letto, ATTENZIONE però, poiché tale riconoscimento dà TUTTI i be-
nefici previsti dalla Legge 104 che solitamente viaggia accoppiata all'Invalidità
Civile e all'ASSEGNO d'ACCOMPAGNAMENTO almeno nella fase cronica della
Malattia e ci pare che nel merito, questo sia proprio quel caso patologico di NON
DEAMBULO.
4) - Che trattandosi di Infortunio sul lavoro, e di aggravamento dello stesso a
seguito degli interventi chirurgici subiti, l'Inail in primis e l'Inps a seguire, deb-
bono provvedere economicamente ciascuno per le parti di competenza e, sen-
za dimenticarci delle norme sul diritto al posto di lavoro e di collocamento
obbligatorio sulla base delle tabelle di Invalidità accertata, anche se solo
provvisoria!
CONCLUSIONI
Ma l'ANIO, IN TUTTO QUESTO DIBATTERE E DISPERARE DEL SIGNOR
PEPPE SCAGLIONE: CHE DICE, CHE HA FATTO, CHE FA' E CHE FARA'?
PEPPE SCAGLIONE: CHE DICE, CHE HA FATTO, CHE FA' E CHE FARA'?
NON RIENTRA NEI SUOI COMPITI ISTITUZIONALI DI "ONLUS" SOSTE-
NERE I PROPRI SOCI, ADERENTI, ASSOCIATI ANCHE LEGALMENTE
OLTRE CHE ECONOMICAMENTE!!!!!
NERE I PROPRI SOCI, ADERENTI, ASSOCIATI ANCHE LEGALMENTE
OLTRE CHE ECONOMICAMENTE!!!!!
QUANTOMENO LE NORMATIVE NEL MERITO PER LE "ONLUS" PAR-
LANO E IMPONGONO LA MUTUALITA' VERSO I PROPRI ADERENTI,
SOCI E ISCRITTI AFFIGLIATI!
LANO E IMPONGONO LA MUTUALITA' VERSO I PROPRI ADERENTI,
SOCI E ISCRITTI AFFIGLIATI!
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CRONISTORIA RIFLESSIVA DI CHI SCRIVE... GIUSTO PER INTENDERCI.
Da oltre 20 anni, la Regione Sardegna pare sia l'unica nello Stivale che fa acqua da tutte le parti, ad essersi dotata di una Legge per le cure Sanitarie Extra Regione dei propri residenti. Una Legge che non solo ti paga le spese di viaggio al 100% per il paziente ed eventuale accompagnatore, ma che addirittura ti da un contributo-indennità giornaliero di 90,00 euro forfettario per l'accompagnatore che con te permane in ospedale, fino ad un massimo di 2 nei casi più gravi; come è successo a chi scrive.
Chiaramente ne beneficiano indistintamente dal reddito, tutti i corregionali che nelle strutture Sanitarie dell'Isola non trovano rispondenza tecnico-professionale adeguata alle varie patologie: come appunto può essere la cura dell'OSTEOMIELITE o INFEZIONE OSSEA che dir si voglia!
E' chiaro che per "rispondenza tecnico-professionale adeguata", bisogna intendere che: quando taluni medici in TUTTA COSCIENZA ritengono di non essere all'altezza della situazione e, che è giunto il momento di passare la palla: come nel mio caso... che ben dopo 4 mesi dall'incidente (con cure pilotate e condivise tra medici), sono stato spedito direttamente dal CTO H. Marino di Cagliari al Padiglione Vittorio PUTTI di Cortina D'Ampezzo.
4 mesi in cui non mi è mai stato nascosto nulla, 4 mesi in cui quei capaci Medici di Cagliari, quotidianamente, primario in testa, non mi nascondevano le paure e le ansie di come sarebbe potuta finire la mia VIA CRUCIS.
Ma anche gli scongiuri contro il rigetto, la gangrena e... le velate speranze, di farcela: sia come uomini e sia come medici professionalmente parlando! Ecco, in sintesi qualcosa di più che OTTIMA SANITA' posta in essere dai Medici del CTO di Cagliari.
Lo stesso non posso dire per diretta visione degli scempi e per testimonianza verbale di altri pazienti...incontrati lassù al CODIVILLA-PUTTI; di altrettanti Medici poco professionali di nosocomi italiani sparsi su tutto il territorio.
In conclusione, la Regione Sardegna si affida a Medici competenti e consapevoli e, quando le cure del paziente lo necessitano, certificano il loro raggiunto limite e, autorizzano il trasferimento del paziente ad altro nosocomio Extra Regione, in Italia, in Europa e... nel Mondo.
Se anche le altre Regioni italiane, si adoperassero in tal senso verso i DIRITTI dei loro cittadini-pazienti conterranei; forse simili appelli come quello del signor Peppe SCAGLIONE non esisterebbero..., ma purtroppo non è per tutti uguale.
Ed è altrettanto chiaro che in Sardegna abbiamo queste norme, ma non essendo perfetti, pecchiamo in tante altre cose, ma... perlomeno l'ASSISTENZA SANITARIA funziona e, SCUSATE, MA DI QUESTI TEMPI CIO' NON E' POCO!!!
Giuseppe PINNA de Marrubiu Oggi, 12 novembre 2012
da Cortina, nel 99,99,99% dei casi, si ritorna più in forma di prima...
semplicemente perché in quel Padiglione Hospitalis Vittorio PUTTI, non è mai attecchita la Cultura del tagliare!!!!!!!!!
Ma solo quella del Risanare.
12 novembre 2012 - Oggi in chat
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