Proposta per l'introduzione dell'Infermiere di Famiglia così come lo è per il Medico di Famiglia?
Giuseppe Pinna
Proposta per l'introduzione dell'Infermiere di Famiglia così come lo è per il Medico di Famiglia?
Giuseppe Pinna
Che
ne dite?
Non sarebbe utilie per la popolazione Italiana l'introduzione
dell'infermiere di famiglia come lo è per il medico di famiglia?
AMICI di Essere Infermieri ha il suo perché...
L'idea è più che positiva tantè che il:...
"Banco di Solidarietà Sociale" - Associazione (Ēthiká) di Promozione e
Utilità Sociale Onlus - per Servizi alla Persona, ad indirizzo di Ente
Morale, Solidale, Assistenziale e Socio Culturale che opera e opererà
decisamente nel TERZO SETTORE assecondando ancor oggi, l’aspetto
Socio-Assistenziale Solidale con risvolti anche Occupazionali già dal
lontano 2007 e, si adopera perché ciò si sviluppi come parte integrata
dei (Centri Regionali Interdipèndenti Vòsco Intensivi e Solidali - C. R.
I. V. I. S.) svolgendo la propria opera in Sardegna, in Italia e nell’ambito della Comunità Europea.
VARI STRALCI DALLO STATUTO E SCOPI
L’Associazione"Banco di Solidarietà Sociale" è rigorosamente apartitica
e senza fini di lucro, ed è suddivisa in Categorie di Cultura Solidale
Generale e di comparti primari vario genere; inglobate/i ad esempio così
come qui di seguito specificato in...
S. O. S. - "Osteomielitici
d'Italia" - Onlus e da «SOS. Osteomieliti Sardegna e oltre», che
perseguono i seguenti intenti: Sostegno, Patronato e Assistenza ai
Diritti dei Malati per le Infezioni Osteomie- litiche, Osteo-Articolari e
Peri- Protesiche. Disabili/ Handicap, Recupero, Riabilitazione,
Assistenza Sanitaria - Sociale, Minori, Donne, Famiglia, Turismo Socio -
Sanitario, Lavoro, Volontariato e Varie.
L’Associazione,
“ispirandosi” ai principi di Solidarietà Sociale, di priorità dell’Uomo
sul denaro e di costruzione di una sentita società non strutturata sullo
sfruttamento, è attiva in «Opere di Aiuto e Servizi alla Persona»; in
realtà locali e stimolando lo sviluppo socio-culturale, territoriale e
Ambientale in favore dell’attivazione di case famiglia, case protette,
residenze sociali assistite e centri di II intervento volti alla
tematica degli anziani e non, anche a mezzo servizi di ospedalizzazione
residenziale (assistenza domiciliare temporanea o permanente), ossia: le
«Assistance Family in House - h. 24» con servizi di accoglienza,
assistenza, mensa, pernotto, pulizia e lavanderia.
recapiti:
g.pinnademarrubiu@tiscali.it
bancodisolidarietasociale@gmai l.com
sos.osteomielitesardegnaeoltre @gmail.com
centroserviziallapersona@gmail .com
sos.osteomieliticidi_italia@gm ail.com
QUANDO LA NATURA SI METTE A DISEGNARE
↓
Pubblicato su Facebook in data 09 Marzo 2012, alle ore 19,44
da: Giuseppe Pinna de Marrubiu
Ehi, RAGAZZI, se lassù al Codivilla-Putti fa freddo, CHIEDETE delle FLEBO antiGELO! ↑
Essere Infermieri ha il suo perché!
Essere Infermieri, che Passione.
L’Infermiere è quella figura che ha il compito di prendersi cura, della persona, nel
rispetto della vita della salute, libertà e dignità una figura
complicata molte volte criticata, questo stona, perché parliamo di una
persona, che nello svolgere il proprio lavoro, mette in azione le sue
mani d’oro.
Nel praticare l’assistenza non mancano tecnica e
competenza, per migliorare le sue competenze amplia le sue conoscenze,
allargando la propria mente in modo da far entrare con gran timore,
quella macchina infernale, quale è la formazione, aimè scontro frontale,
con una mente in ebollizione.
Nell’espletamento delle sue funzioni si
avvale del personale di supporto, che molte volte, non a torto regge
male il confronto (così corrono le voci ).
Tutto questo deve avere
un senso con il suo corrispettivo compenso, ma quando si parla di
compenso all’Infermiere
viene lo scompenso.
Lavora sia di giorno che di
notte dovendo sopportare turni incessanti e massacranti.
Corre
veloce come il vento quando c’è bisogno del suo intervento, il fardello
pesante da sopportare è il campanello che inizia a suonare, è un suono
particolare che strida e si percepisce male, Infermiere presto mi porti
la padella è in arrivo quella bella, nella sua folle corsa in mano ha
la padella e nell’altra l’arcella, in cui è custodito un ago
appuntito…il compito è ardito ...eseguire un prelievo di sangue venoso
quando il paziente è nel suo momento di sforzo inglorioso.
Mentre il
lavoro sembra giungere a compimento c’è da redare un documento, una
consulenza urgente per un occlusione intestinale imminente.
Non è finita
diamo inizio alla partita, è il Medico che ci chiama per il turno
quotidiano, mentre scriviamo che il paziente deve star digiuno suona il
telefono all’improvviso DRIIIN con fare deciso chiedo chi è?
IL ps un
ricovero improvviso.
Ma in fondo non siamo bionici ma soltanto UNICI
perché in ogni azione ci mettiamo la passione da non confondere con la
vocazione.
La passione valorizza la nostra professione.
Il nostro
sacrificio non sempre viene apprezzato alcune volte anche calpestato,
eppure siamo a contatto tutti i giorni con la sofferenza che rispetto a
dei lavori di eguale importanza fa la sua differenza.
Per non rimanere
intrappolati nella sofferenza altrui creiamo degli scudi mentali a volte
anche troppo razionali, ma che servono a non far morire la nostra anima
morale e professionale.
NOI CI CREDIAMO e CI PROPONIAMO, vogliamo solo
essere capiti dai nostri assistiti, apprezzati e non calpestati da
quella dirigenza che gestisce la macchina dell'assistenza.
Sindacato infermieri chiede introduzione Infermiere di famiglia nella Sanità siciliana
Sindacato infermieri chiede introduzione Infermiere di famiglia nella Sanità siciliana - MessinaWebT
www.messinaweb.tv
Pubblicato da Redazione |
4 febbraio 2012 | AMBIENTE e SOCIETÁ
L’appello del Sindacato all’assessore regionale Massimo Russo
“Le case sono oggi il più grande
ospedale per malati cronici, terminali e anziani.
Queste persone non
sono in grado di andare in ambulatorio, a volte nemmeno di muoversi nel
letto, e vengono assistite da familiari, badanti e medici di famiglia.
Una figura che sarebbe importante introdurre nella Sanità siciliana è
quella dell’Infermiere di famiglia”.
E’ questo l’appello rivolto dal
Sindacato infermieri Cni-Fsi della Regione Sicilia, durante l’incontro
fra l’assessore regio- nale alla Salute, Massimo Russo, e
Calogero Coniglio, coordinatore regionale del Cni-Fsi Coordinamento
nazionale degli infermieri.
“Si tratta di un ruolo di libera professione svincolato dalle strutture
ospedaliere – spiega Calogero Coniglio, coordinatore regionale del Cni
Fsi Coordinamento nazionale degli infermieri – che oltre a portare
benefici alla cittadinanza, consentirà la creazione di nuova
occupazione.
L’infermiere di famiglia è, infatti, una figura
professionale che già in alcune regioni del Nord è stata istituita con
grande successo grazie alla possibilità di garantire una risposta
immediata al bisogno di assistenza”.
Un servizio, quello dell´infermiere di famiglia, che si prende cura dei
malati, delle loro famiglie, diviene anello fondamentale per le
relazioni tra strutture sanitarie e pazienti evitando loro di doversi
spostare per raggiungere gli ospedali e consen- tendo loro di poter
rimanere nella comodità delle proprie abitazioni nel periodo delle cure.
“Chiediamo attenzione per questo settore dell’assistenza – conclude
Coniglio – strategico per i bisogni della popolazione. In un periodo in
cui la programmazione sanitaria prevede la riduzione dei posti letto
ospedalieri, diventa fondamentale un’azione di potenziamento
dell’assistenza alla cronicità sul territorio”.
pubblicata su Facebook da: Essere Infermieri ha il suo perche' - il giorno domenica 12 febbraio 2012 alle ore 22.45
Che
ne dite?
Non sarebbe utilie per la popolazione Italiana l'introduzione
dell'infermiere di famiglia come lo è per il medico di famiglia?
AMICI di Essere Infermieri ha il suo perché...
L'idea è più che positiva tantè che il:...
"Banco di Solidarietà Sociale" - Associazione (Ēthiká) di Promozione e Utilità Sociale Onlus - per Servizi alla Persona, ad indirizzo di Ente Morale, Solidale, Assistenziale e Socio Culturale che opera e opererà decisamente nel TERZO SETTORE assecondando ancor oggi, l’aspetto Socio-Assistenziale Solidale con risvolti anche Occupazionali già dal lontano 2007 e, si adopera perché ciò si sviluppi come parte integrata dei (Centri Regionali Interdipèndenti Vòsco Intensivi e Solidali - C. R. I. V. I. S.) svolgendo la propria opera in Sardegna, in Italia e nell’ambito della Comunità Europea.
VARI STRALCI DALLO STATUTO E SCOPI
L’Associazione"Banco di Solidarietà Sociale" è rigorosamente apartitica
e senza fini di lucro, ed è suddivisa in Categorie di Cultura Solidale
Generale e di comparti primari vario genere; inglobate/i ad esempio così
come qui di seguito specificato in...S. O. S. - "Osteomielitici d'Italia" - Onlus e da «SOS. Osteomieliti Sardegna e oltre», che perseguono i seguenti intenti: Sostegno, Patronato e Assistenza ai Diritti dei Malati per le Infezioni Osteomie- litiche, Osteo-Articolari e Peri- Protesiche. Disabili/ Handicap, Recupero, Riabilitazione, Assistenza Sanitaria - Sociale, Minori, Donne, Famiglia, Turismo Socio - Sanitario, Lavoro, Volontariato e Varie.
L’Associazione, “ispirandosi” ai principi di Solidarietà Sociale, di priorità dell’Uomo sul denaro e di costruzione di una sentita società non strutturata sullo sfruttamento, è attiva in «Opere di Aiuto e Servizi alla Persona»; in realtà locali e stimolando lo sviluppo socio-culturale, territoriale e Ambientale in favore dell’attivazione di case famiglia, case protette, residenze sociali assistite e centri di II intervento volti alla tematica degli anziani e non, anche a mezzo servizi di ospedalizzazione residenziale (assistenza domiciliare temporanea o permanente), ossia: le «Assistance Family in House - h. 24» con servizi di accoglienza, assistenza, mensa, pernotto, pulizia e lavanderia.
recapiti:
g.pinnademarrubiu@tiscali.it
bancodisolidarietasociale@gmai
sos.osteomielitesardegnaeoltre
centroserviziallapersona@gmail
sos.osteomieliticidi_italia@gm
QUANDO LA NATURA SI METTE A DISEGNARE
↓
Pubblicato su Facebook in data 09 Marzo 2012, alle ore 19,44
da: Giuseppe Pinna de Marrubiu
Essere Infermieri ha il suo perché!
Essere Infermieri, che Passione.
L’Infermiere è quella figura che ha il compito di prendersi cura, della persona, nel
rispetto della vita della salute, libertà e dignità una figura
complicata molte volte criticata, questo stona, perché parliamo di una
persona, che nello svolgere il proprio lavoro, mette in azione le sue
mani d’oro.
Nel praticare l’assistenza non mancano tecnica e competenza, per migliorare le sue competenze amplia le sue conoscenze, allargando la propria mente in modo da far entrare con gran timore, quella macchina infernale, quale è la formazione, aimè scontro frontale, con una mente in ebollizione.
Nell’espletamento delle sue funzioni si avvale del personale di supporto, che molte volte, non a torto regge male il confronto (così corrono le voci ).
Tutto questo deve avere un senso con il suo corrispettivo compenso, ma quando si parla di compenso all’Infermiere
viene lo scompenso.
Lavora sia di giorno che di notte dovendo sopportare turni incessanti e massacranti.
Corre veloce come il vento quando c’è bisogno del suo intervento, il fardello pesante da sopportare è il campanello che inizia a suonare, è un suono particolare che strida e si percepisce male, Infermiere presto mi porti la padella è in arrivo quella bella, nella sua folle corsa in mano ha la padella e nell’altra l’arcella, in cui è custodito un ago appuntito…il compito è ardito ...eseguire un prelievo di sangue venoso quando il paziente è nel suo momento di sforzo inglorioso.
Mentre il lavoro sembra giungere a compimento c’è da redare un documento, una consulenza urgente per un occlusione intestinale imminente.
Non è finita diamo inizio alla partita, è il Medico che ci chiama per il turno quotidiano, mentre scriviamo che il paziente deve star digiuno suona il telefono all’improvviso DRIIIN con fare deciso chiedo chi è?
IL ps un ricovero improvviso.
Ma in fondo non siamo bionici ma soltanto UNICI perché in ogni azione ci mettiamo la passione da non confondere con la vocazione.
La passione valorizza la nostra professione.
Il nostro sacrificio non sempre viene apprezzato alcune volte anche calpestato, eppure siamo a contatto tutti i giorni con la sofferenza che rispetto a dei lavori di eguale importanza fa la sua differenza.
Per non rimanere intrappolati nella sofferenza altrui creiamo degli scudi mentali a volte anche troppo razionali, ma che servono a non far morire la nostra anima morale e professionale.
Nel praticare l’assistenza non mancano tecnica e competenza, per migliorare le sue competenze amplia le sue conoscenze, allargando la propria mente in modo da far entrare con gran timore, quella macchina infernale, quale è la formazione, aimè scontro frontale, con una mente in ebollizione.
Nell’espletamento delle sue funzioni si avvale del personale di supporto, che molte volte, non a torto regge male il confronto (così corrono le voci ).
Tutto questo deve avere un senso con il suo corrispettivo compenso, ma quando si parla di compenso all’Infermiere
viene lo scompenso.
Lavora sia di giorno che di notte dovendo sopportare turni incessanti e massacranti.
Corre veloce come il vento quando c’è bisogno del suo intervento, il fardello pesante da sopportare è il campanello che inizia a suonare, è un suono particolare che strida e si percepisce male, Infermiere presto mi porti la padella è in arrivo quella bella, nella sua folle corsa in mano ha la padella e nell’altra l’arcella, in cui è custodito un ago appuntito…il compito è ardito ...eseguire un prelievo di sangue venoso quando il paziente è nel suo momento di sforzo inglorioso.
Mentre il lavoro sembra giungere a compimento c’è da redare un documento, una consulenza urgente per un occlusione intestinale imminente.
Non è finita diamo inizio alla partita, è il Medico che ci chiama per il turno quotidiano, mentre scriviamo che il paziente deve star digiuno suona il telefono all’improvviso DRIIIN con fare deciso chiedo chi è?
IL ps un ricovero improvviso.
Ma in fondo non siamo bionici ma soltanto UNICI perché in ogni azione ci mettiamo la passione da non confondere con la vocazione.
La passione valorizza la nostra professione.
Il nostro sacrificio non sempre viene apprezzato alcune volte anche calpestato, eppure siamo a contatto tutti i giorni con la sofferenza che rispetto a dei lavori di eguale importanza fa la sua differenza.
Per non rimanere intrappolati nella sofferenza altrui creiamo degli scudi mentali a volte anche troppo razionali, ma che servono a non far morire la nostra anima morale e professionale.
NOI CI CREDIAMO e CI PROPONIAMO, vogliamo solo
essere capiti dai nostri assistiti, apprezzati e non calpestati da
quella dirigenza che gestisce la macchina dell'assistenza.
Sindacato infermieri chiede introduzione Infermiere di famiglia nella Sanità siciliana
Sindacato infermieri chiede introduzione Infermiere di famiglia nella Sanità siciliana - MessinaWebT
www.messinaweb.tvPubblicato da Redazione | 4 febbraio 2012 | AMBIENTE e SOCIETÁ
L’appello del Sindacato all’assessore regionale Massimo Russo
“Le case sono oggi il più grande
ospedale per malati cronici, terminali e anziani.
Queste persone non
sono in grado di andare in ambulatorio, a volte nemmeno di muoversi nel
letto, e vengono assistite da familiari, badanti e medici di famiglia.
Una figura che sarebbe importante introdurre nella Sanità siciliana è
quella dell’Infermiere di famiglia”.
E’ questo l’appello rivolto dal
Sindacato infermieri Cni-Fsi della Regione Sicilia, durante l’incontro
fra l’assessore regio- nale alla Salute, Massimo Russo, e
Calogero Coniglio, coordinatore regionale del Cni-Fsi Coordinamento
nazionale degli infermieri.
“Si tratta di un ruolo di libera professione svincolato dalle strutture
ospedaliere – spiega Calogero Coniglio, coordinatore regionale del Cni
Fsi Coordinamento nazionale degli infermieri – che oltre a portare
benefici alla cittadinanza, consentirà la creazione di nuova
occupazione.
L’infermiere di famiglia è, infatti, una figura
professionale che già in alcune regioni del Nord è stata istituita con
grande successo grazie alla possibilità di garantire una risposta
immediata al bisogno di assistenza”.
Un servizio, quello dell´infermiere di famiglia, che si prende cura dei
malati, delle loro famiglie, diviene anello fondamentale per le
relazioni tra strutture sanitarie e pazienti evitando loro di doversi
spostare per raggiungere gli ospedali e consen- tendo loro di poter
rimanere nella comodità delle proprie abitazioni nel periodo delle cure.
“Chiediamo attenzione per questo settore dell’assistenza – conclude
Coniglio – strategico per i bisogni della popolazione. In un periodo in
cui la programmazione sanitaria prevede la riduzione dei posti letto
ospedalieri, diventa fondamentale un’azione di potenziamento
dell’assistenza alla cronicità sul territorio”.
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