sabato 8 settembre 2012

(Scheda 94) Che cosa è la Coccigodinìa?


Parliamo ancora di COCCIGODINIA...
Articolo informativo di Giuseppe Pinna per S. O. S. - “Osteomielitici d’Italia” - Onlus «Centro Servizi Informativi On-line per Osteomielitici e Pazienti dell’Ospedale CODIVILLA-PUTTI di Cortina d’Ampezzo.
                           
Cadute sul ghiaccio: 
così il coccige diventa una "spina" dolorosa
Dopo la neve, il nemico più temuto si chiama ghiaccio.
Solitamente l'inverno trasforma marciapiedi, scale e cortili in trappole scivolose. 
Il consiglio per gli anziani è di evitare di uscire di casa a piedi, se non necessario, e nel caso di indossare delle scarpe, ad esempio con la “suola scolpita” (carrarmato), così da evitare cadute che possono avere conseguenze traumatiche per le ossa, soprattutto per quelle del bacino
            
Ma anche chi è più giovane può andare incontro a banali cadute sul sedere che nel tempo pos- sono lasciare segni e provocare disfunzioni, anche gravi. 
L'area dell'osso sacro è, infatti, una delle più delicate della colonna vertebrale
L’osso sacro è una sorta di scatola triangolare con dei fori laterali dai quali emergono i nervi che raggiungono le gambe, il pavimento pelvico e gli organi pelvici. 
La parte terminale del sacro, ovvero il coccige, è costituita da vertebre rudimentali, quello che resta della coda dei nostri progenitori, e questa formazione a punta o a 'spina' può rivelarsi do- lorosa in molte condizioni, spiega a Salute24 Silvia Malaguti, neurologa-neurofisiologa, che dirige insieme a Jacques Lamarche, esperto in Biomeccanica Clinica, il Centro Medico di Neu rofisiologia e Biomeccanica applicata alle disfunzioni pelvi-perineali di Milano.
    
Una banale caduta sul sedere, come può accadere a causa del ghiaccio, può essere l'antica- mera della cosiddetta coccigodinìa, il dolore cronico alla base della colonna vertebrale, ma anche di altri problemi, come la neuropatia del nervo Pudendo o di altre disfunzioni nell'area pelvi-perineale
Molti non sanno, poi, che ci sono "soggetti che per costituzione hanno una struttura biomeccani- ca più a rischio"
E' il caso delle persone molto magre, che hanno una minore capacità di assorbimento degli urti nell'area del coccige
     
Le donne, ad esempio, sono colpite dal dolore al coccige cinque volte più di frequente che gli uomini "e questo può avere effetti molto dolorosi durante la gravidanza e durante il parto", ricorda Malaguti.
    
Il punto di vista dell'osteopata – Perché si soffre stando seduti o cercando di evacuare? 
“Lo strato profondo della muscolatura che si estende dal coccige al pube ha la forma di una amaca”, spiega Lamarche, e in condizioni normali “il coccige costituisce una sorta di tensore di questa amaca”
Se mantiene la giusta curvatura e una buona mobilità elastica la sua presenza è utile ma imper- cettibile, ma “dopo un trauma come una caduta sul sedere, può spostarsi in una posizione di estrema angolazione acuta o deviare da un lato”, spiega Lamarche
Una catena di eventi, a cui si lega il modo con cui “il sacro assorbe l’urto e di conseguenza mo- difica la sua posizione rispetto alla colonna lombare ed al coccige stesso”
A questo punto, i rapporti tra muscolatura e ossa entrano in tilt e possono arrivare i problemi.
Se il coccige inizia a far male in maniera seria, il corpo cerca il modo di evitare il dolore. 
Come? 
“In maniera involontaria - risponde Lamarche - si adatta modificando la propria postura”
Un circolo vizioso che alimenta il dolore stess. 
"Il coccige può diventare una spina vera e propria e non solo per via della sua forma - aggiunge l'esperto - trasformandosi in un uncino doloroso, perché può curvarsi, in avanti o indietro, pungendo, è proprio il caso di dirlo, i tessuti circostanti e causando dolore e infiammazione"
E come se non bastasse, al dolore si aggiungono altri problemi che interessano tutta l'area del pavimento pelvico.
                             
                                
                                
“In casi frequenti può essere la causa scatenante di una nevralgia del Pudendo e di una neu- ropatia sacrale
Spesso può essere anche l'origine di disturbi di incontinenza, di vaginismo e di dolore durante il rapporto sessuale, oltre che di infiammazione generalizzata nell'area pelvi-perineale", intervie- ne Malaguti.
Prima di tutto bisogna stabilire in che modo il trauma e il dolore possono aver modificato l'asset- to posturale. 
“È importante - sottolinea Lamarche - un'osservazione del modo con cui la persona mantiene la posizione in piedi: la verticalità, infatti, è strettamente legata al coccige
Fondamentale è poi verificare lo stato dei muscoli che circondano il coccige, per individuare condizioni di eccessiva tensione o di eccessivo rilassamento"
Gli esami neurofisiologici servono ad inquadrare esattamente la situazione prima dell'intervento terapeutico che ha come scopo neutralizzare la causa che ha portato al dolore.
                       
"L'obiettivo terapeutico - spiega Lamarche - deve essere quello di restituire completa e duratu- ra elasticità all'area muscolare che circonda il coccige con manovre ed esercizi mirati che agisco no sulla muscolatura, sui legamenti intorno al coccige e sull’area lombo-sacrale, ottenendo una normalizzazione della posizione e della mobilità del coccige".
                 
Spesso non ci si pensa, ma anche alle donne che stanno progettando di avere un figlio e hanno lamentato in passato dolori nello stesso punto è raccomandato un programma di “riequilibrio delle tensioni muscolari - conclude l'esperto -, per evitare che gravidanza e parto possano intensificare la sofferenza".                        Cosimo Colasanto (17/02/2012)
IL PROBLEMA DEL COCCIGELA "COCCIGODINIA"
Pressione del coccige da seduto
Come già detto, il coccige è l'ultima vertebra sacrale, composta da un gruppo di vertebre ru- dimentali che rappresentano, forse, i resti della nostra coda ed è formato da due a cinque vertebre fuse insieme.
Anatomicamente il coccige descrive una curva in avanti, un arco che può flettere in posizione seduta ed è un’articolazione che rientra nella diartrosi, con circa trenta gradi di mobilità.
Il dolore nella zona del coccige è chiamato "coccigodinìa", principalmente imputato alla conseguenza di traumi, il 60-70% dei quali a causa di caduta sulle natiche, peggiorate da continue "compressioni" su sedute rigide o sollecitazioni da motocicletta.
Il dolore è circa 5 volte più frequente nelle donne che negli uomini, perché nella pelvi della donna il coccige è maggiormente esposto.
Posizione del coccige
                                Posizione del coccige
La lussazione traumatica del coccige, può rappresentare una causa di squilibri neurovege- tativi della zona pelvica, visti gli importanti rapporti con gli organi viscerali circostanti (retto, prostata, vescica, Fondo di Douglas nella donna), può alterare l’equilibrio fisiologico del canale durale che può trasmettersi su altre strutture della dura madre e interessare addirit- tura le membrane intracraniche, nonchè inibire la vescica urinaria, con conseguente incon- tinenza funzionale o oddirittura, negli uomini, generare l'eiaculazione precoce
Questo perchè, il muscolo che controlla l'uretra chiamato pubococcigeo è un muscolo pelvico che si estende dal coccige alla base del pene, formando un arco.
Questo collegamento nervoso comporta la connessione del nervo pelvico alla vescica ed alla prostata ed è responsabile dell'interruzione del flusso di urina durante la minzione e del "pompaggio" del liquido seminale che, nel caso di alterazione, potrebbe portare ad una eiaculazione precoce involontaria.
Inoltre, l'alterazione del coccige, può generare una "falsa" gamba corta, dovuta al "tiraggio" della muscolatura, ad esso collegata.
Connessione pubococcigea
Connessione pubococcigeaLa coccigodinìa può essere un sintomo (dolore e bruciore) che può variare tra le persone, descrivendo un insieme di sintomi (dolore indotto o aggravato dalla posizione seduta), cos- tituiti da una serie di condizioni che possono avere eziopatologie diverse, causando nel pa- ziente anche dolori intestinali e nei rapporti sessuali. 
Anche quando il paziente è in posizione seduta, il coccige tende a curvare più in alto del nor- male e l’articolazione può sublussare, scivolando indietro. 
Lo slittamento del coccige trascina e lacera i tessuti circostanti, causando dolore e infiam- mazione
A volte il dolore coccigeo può dipendere da squilibri della colonna vertebrale, come una pato logia lombosacrale da sforzi ripetuti (negli sportivi), o da interventi chirurgici e può essere (in casi più rari), la conseguenza di un’infezione anorettale o di un tumore. 
Tra i fattori che predispongono alla coccigodinìa, oltre all’evento traumatico, ci sono le disfun zioni muscolari dell’insieme perineale del piccolo bacino e le patologie muscolari relativa- mente frequenti, come la Sindrome del grande gluteo e la Sindrome del piriforme.
Manipolazione anale per lo sblocco coccigeoManipolazione anale per lo sblocco coccigeo
Nel trattamento della coccigodinìa è fondamentale l’esame manuale rettale dei muscoli e del sistema fasciale che costituiscono il pavimento pelvico, per localizzare un gruppo muscolare teso o punti trigger miofasciali. 
Il trattamento di questi punti, include un rilasciamento miofasciale ed un’inibizione muscolare, attraverso un trattamento manuale.
La lussazione del coccige, oltre a creare una sintomatologia in zona lombosacrale e del pic- colo bacino, può condizionare negativamente il funzionamento del sistema cranio sacrale e può essere la causa di una serie di sintomi e disfunzioni del sistema nervoso autonomo.
Il trattamento manuale e osteopatico della coccigodinìa deve considerare il sintomo algico in un ambito globale e può prevedere, da caso a caso, una tecnica osteopatica anorettale di- retta, che spesso produce ottimi risultati, dovuti al meccanismo di azione legato all’interru- zione di un arco doloroso riflesso a livello locale. 
La manovra, se è il caso, può essere ripetuta altre due o tre volte a distanza di qualche giorno.
L’efficacia della manipolazione diretta del coccige è dovuta a un rilasciamento della contrat- tura dei muscoli elevatori, che sono considerati un elemento importante della coccigodinìa. Inoltre questa manipolazione agisce secondariamente sull’articolazione sacroiliaca che gioca un ruolo fondamentale in questa patologia. 
                           
                                      Photo: Per questa patologia è indicata la POMPA DIAMAGNETICA 

La coccigodinia
Cadute accidentali su superfici dure sono responsabili del dolore al coccige che rende impossibile lo stare seduti sulle superfici dure. Il dolore spesso è resistente alle comuni terapie antidolorifiche. I benefici della terapia infiltrativa.
Il coccige
Il coccige è composto da 3-5 piccoli ossicini (piccole vertebre residue) sovrapposti che chiudono in basso la colonna vertebrale mentre in alto si articola col sacro. Ha una disposizione triangolare con una base superiore verso l’alto e l’apice rivolta verso il basso.

La coccigodinia
S’intende quel dolore pungente e profondo che rende impossibile lo stare seduti sulle superfici dure. Il dolore nasce dopo una prolungata posizione seduta e nell’atto di darsi lo slancio per sollevarsi da una sedia o poltrona.
Le cause:
·        Cadute accidentali e non controllate su una superficie dura (come neve ghiacciata, per strada) cadendo all’indietro. La caduta provoca la    lussazione di uno degli ossicini o in casi estremi una frattura. Spesso di queste cadute non si ha ricordo perché non si è data molta importanza.
·        Dolori dopo un parto difficile o dopo un’ epifisiotomia eseguita per favorire la nascita del bambino.
·        Posture errate della colonna spesso scoliotica.
·        La fisiologica ma accentuata incurvatura del coccige rispetto l’uomo.
·        Tumori occupanti spazio tra retto e coccige .
·        Dolori riflessi a partenza di malattie ginecologiche o del colon. 
                                                    
                                                                      CartilagineFine
Pubblicato su Blogger oggi 08 Settembre 2012 alle ore 13,08 da: Giuseppe Pinna de Marrubiu

Nessun commento:

Posta un commento