OSTEOMIELITE:
Articolo informativo di Giuseppe Pinna per S. O. S. - “Osteomielitici d’Italia” - Onlus «Centro Servizi Informativi On-line per Osteomielitici e Pazienti dell’Ospedale CODIVILLA-PUTTI di Cortina d’Ampezzo.
Abbiamo parlato molto approfonditamente in alcuni post precedenti dei benefici e dei rischi legati all’assunzione di caffè.
Questa notizia ci ha colpito particolarmente.
In estate non è certo il massimo degustare una bella tazza di tè caldo o di caffè fumante però questo potrebbe ridurre il rischio di veicolare i batteri meticillino-resistenti (MRSA) attraverso le fos se nasali. Staphylococcus aureus ↓
Staphylococcus
Gli stafilococchi (Staphylococcus Pasteur, 1880) sono batteri Gram-positivi appartenenti alla famiglia Staphylo- coccaceae.
Descrizione
Sono batteridi Gram positivi e catalasi positivi di forma sferica (0,5-1 ųm di diametro) immobili (sprovvisti di ciglia e/o flagelli).
Aerobi o anaerobi facoltativi, privi di capsula evidente, Catalasi-positivi, cocchi disposti in gruppi irregolari (dal Greco: 'Staphyle' = a grappolo, e 'Coccus' = Sfera), ubiquitari (che non prediligono un solo tipo di habitat).
Aerobicamente gli stafilococchi producono da glucosio molto acido acetico e anidride carbonica, e poco acido lattico (5 - 10%), mentre anaerobicamente producono essenzialmente acido lattico (73 - 94%) e poco acido ace- tico (4 - 7%).
Gli stafilococchi non sono batteri esigenti dal punto di vista metabolico infatti crescono nei comuni terreni di col- tura e sono capaci di sopravvivere anche in presenza di una percentuale di NaCl pari al 7.5%; sono definiti infatti alofili tolleranti e questa caratteristica viene utilizzata per isolarli a partire da un materiale plurimicrobico (agar sale-mannitolo).
Mesofili (temperatura ottimale di crescita si aggira attorno ai 25-40 °C con un optimum tra 30 e 37 °C), con pH di crescita ottimale tra 7,0 e 7,5, fortemente alotolleranti (che possono vivere a diverse concentrazioni di soluti fino al 7,5% di NaCl) e lipolitici, con buona attività nitrato reduttasica.
Le popolazioni naturali di tali organismi sono associate soprattutto alla pelle, alle ghiandole della pelle e alle mu- cose degli animali a sangue caldo e dell’uomo.
Possono inoltre essere presenti in una ampia varietà di prodotti animali come carne, latte e formaggio e a fonti am bientali quali suolo, sabbie, polvere, aria e acque naturali.
Alcune specie sono saprofite, altre commensali, ed altre ancora opportuniste patogene per l’uomo e per gli ani- mali.
Gli Stafilococchi, ed in particolare Staphylococcus aureus, intervengono in patologia umana soprattutto come agenti eziologici di numerose infezioni della cute responsabile di infezionisuppurative (foruncoli, follicoliti, im- petigine), tossinfezioni alimentari e altre patologie causate da tossine prodotte (sindrome della cute ustionata, sin- drome da shock tossico) determinando, in alcuni casi, anche setticemie estremamente gravi.
Alcuni biotipi appartenenti alla specie St. aureus sono responsabili di gravi tossinfezioni alimentari per la capacità di produrreenterotossine termoresistenti e attive per ingestione.
Il genere Staphylococcus comprende attualmente 47 specie, per lo più commensali di cute e superfici mucose dell’uomo ed altri mammiferi.
Alcuni stafilococchi, in particolare specie che producono l’enzima coagulasi come Staphylococcus aureus, S. hyicus e S. intermedius, risultano molto spesso patogeni per l’uomo e altri animali, per lo più i Mammiferi.
*Staphylococcus arlettae *Staphylococcus auricularis *Staphylococcus capitis *Staphylococcus caprae *Staphylococcus carnosus *Staphylococcus caseolyticus *Staphylococcus chromogenes *Staphylococcus cohnii *Staphylococcus delphini *Staphylococcus epidermidis *Staphylococcus equorum *Staphylococcus felis *Staphylococcus fleurettii *Staphylococcus gallinarum *Staphylococcus haemolyticus *Staphylococcus hominis *Staphylococcus hyicus *Staphylococcus intermedius *Staphylococcus kloosii *Staphylococcus lactis *Staphylococcus lentis *Staphylococcus lugdunensis *Staphylococcus lutrae *Staphylococcus muscae *Staphylococcus pasteuri *Staphylococcus pettenkoferi *Staphylococcus piscifermentans *Staphylococcus saprophyticus *Staphylococcus schleiferi *Staphylococcus sciuri *Staphylococcus simulans *Staphylococcus succinus *Staphylococcus vitulus *Staphylococcus warneri *Staphylococcus xylosus
Aerobi o anaerobi facoltativi, privi di capsula evidente, Catalasi-positivi, cocchi disposti in gruppi irregolari (dal Greco: 'Staphyle' = a grappolo, e 'Coccus' = Sfera), ubiquitari (che non prediligono un solo tipo di habitat).
Aerobicamente gli stafilococchi producono da glucosio molto acido acetico e anidride carbonica, e poco acido lattico (5 - 10%), mentre anaerobicamente producono essenzialmente acido lattico (73 - 94%) e poco acido ace- tico (4 - 7%).
Gli stafilococchi non sono batteri esigenti dal punto di vista metabolico infatti crescono nei comuni terreni di col- tura e sono capaci di sopravvivere anche in presenza di una percentuale di NaCl pari al 7.5%; sono definiti infatti alofili tolleranti e questa caratteristica viene utilizzata per isolarli a partire da un materiale plurimicrobico (agar sale-mannitolo).
Mesofili (temperatura ottimale di crescita si aggira attorno ai 25-40 °C con un optimum tra 30 e 37 °C), con pH di crescita ottimale tra 7,0 e 7,5, fortemente alotolleranti (che possono vivere a diverse concentrazioni di soluti fino al 7,5% di NaCl) e lipolitici, con buona attività nitrato reduttasica.
Le popolazioni naturali di tali organismi sono associate soprattutto alla pelle, alle ghiandole della pelle e alle mu- cose degli animali a sangue caldo e dell’uomo.
Possono inoltre essere presenti in una ampia varietà di prodotti animali come carne, latte e formaggio e a fonti am bientali quali suolo, sabbie, polvere, aria e acque naturali.
Alcune specie sono saprofite, altre commensali, ed altre ancora opportuniste patogene per l’uomo e per gli ani- mali.
Gli Stafilococchi, ed in particolare Staphylococcus aureus, intervengono in patologia umana soprattutto come agenti eziologici di numerose infezioni della cute responsabile di infezionisuppurative (foruncoli, follicoliti, im- petigine), tossinfezioni alimentari e altre patologie causate da tossine prodotte (sindrome della cute ustionata, sin- drome da shock tossico) determinando, in alcuni casi, anche setticemie estremamente gravi.
Alcuni biotipi appartenenti alla specie St. aureus sono responsabili di gravi tossinfezioni alimentari per la capacità di produrreenterotossine termoresistenti e attive per ingestione.
Il genere Staphylococcus comprende attualmente 47 specie, per lo più commensali di cute e superfici mucose dell’uomo ed altri mammiferi.
Alcuni stafilococchi, in particolare specie che producono l’enzima coagulasi come Staphylococcus aureus, S. hyicus e S. intermedius, risultano molto spesso patogeni per l’uomo e altri animali, per lo più i Mammiferi.
*Staphylococcus arlettae *Staphylococcus auricularis *Staphylococcus capitis *Staphylococcus caprae *Staphylococcus carnosus *Staphylococcus caseolyticus *Staphylococcus chromogenes *Staphylococcus cohnii *Staphylococcus delphini *Staphylococcus epidermidis *Staphylococcus equorum *Staphylococcus felis *Staphylococcus fleurettii *Staphylococcus gallinarum *Staphylococcus haemolyticus *Staphylococcus hominis *Staphylococcus hyicus *Staphylococcus intermedius *Staphylococcus kloosii *Staphylococcus lactis *Staphylococcus lentis *Staphylococcus lugdunensis *Staphylococcus lutrae *Staphylococcus muscae *Staphylococcus pasteuri *Staphylococcus pettenkoferi *Staphylococcus piscifermentans *Staphylococcus saprophyticus *Staphylococcus schleiferi *Staphylococcus sciuri *Staphylococcus simulans *Staphylococcus succinus *Staphylococcus vitulus *Staphylococcus warneri *Staphylococcus xylosus
A sostenerlo, è uno studio condotto dal Medical University of South Carolina.
Tali batteri meticillino-resistenti, infatti, sono una delle principali cause di infezioni nosocomiali che presen- tano una proteina poco affine a tutti gli antibiotici come le penicelline e le cefalosporine.
Il team di ricercatori, hanno preso in esame ben 5.500 americani.
In questo modo, è emerso come i consumatori abituali di tè e caffè caldo avessero la metà delle probabilità di es- sere portatori nasali rispetto ai non bevitori.
Il dottor Eric Matheson, che ha guidato la ricerca, sostiene che le due bevande siano ricche di proprietà antimi- crobiche, tuttavia ci sono dei passaggi ancora poco chiari.
Lo studio, infatti, non ha spiegato la ragione del legame tra il consumo di caffè e tè bollente e il minor rischio di contrarre il batterio.
↓ Per evidenza intraoperatoria di cuneiformi infetti (osteomielite) ↓
↓ Staphylococcus aureus: Cocos Gram positivo bajo el microscopio ↓ Biopelícula de S. aureus
Absceso cutaneo por SARM ↓ S. aureus en un cateter ↓
↓ Infección por SARM ↓
Absceso roto producido por SARM ↓ Raschiatura. ↓
Staphylococcus aureus resistente alla meticillina ↓
La ricerca, dunque, potrebbe aprire la strada ad uno spray nasale a base di caffè o di tè per debel- lare lo Staphylococcus aureus, che sfortunatamente ha la caratteristica di acquisire facilmente resis tenze agli antibiotici, disattivando alcune difese immunitarie contro le infezioni, e non ci sono anco- ra vaccini disponibili.
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