PERIARTRITE SCAPOLO-OMERALE
Articolo informativo di Giuseppe Pinna per S. O. S. - “Osteomielitici d’Italia” - Onlus «Centro Servizi Informativi On-line per Osteomielitici e Pazienti dell’Ospedale CODIVILLA-PUTTI di Cortina d’Ampezzo.
CURARE IL DOLORE ALLA SPALLA
La Periartrite Scapolo Omerale è una malattia infiammatoria che coinvolge i tessuti di natu ra fibrosa, che circondano l’articolazione: tendini, borse sierose e tessuto connettivo.
Questi appaiono alterati e possono frammentarsi e calcificare.
Le borse sierose diventano edematose e infiammate.
Questa forma colpisce soprattutto soggetti d’età intorno ai 40 anni ed è molto frequente.
La periartrite si presenta in modo graduale ed insidioso, prima con dolori leggeri e poi con sinto mi sempre più evidenti.
Si può manifestare nello stesso modo anche dopo un'infezione da streptococchi alla gola (ton
sillite) o dopo un’infezione ai denti.
In caso di un trauma, il blocco della mobilità avviene, chiaramente, all'improwiso con infiamma- zione acuta e gonfiore, accompagnati da dolori acuti.
Tuttavia, il dolore alla spalla è, spesso, ad insorgenza notturna, accompagnato con difficoltà a compiere i movimenti anche i più banali come: il pettinarsi, allacciarsi il reggiseno, radersi etc.
Con il tempo si possono formare aderenze fibrose, che portano al blocco quasi totale, se trascu rata, dell’articolazione.
In inglese questa patologia ha un nome che ci fa capire facilmente l’esito che la patologia stes- sa porta: “Frozen Shoulder” ossia spalla congelata.
Anatomicamente l’articolazione della spalla è formata dalla testa dell’omero, dalla clavicola e dalla cavità della scapola dove l’omero s’inserisce e si muove.
Vi sono due aspetti di questa articolazione: quello gleno-omerale, tra omero e scapola, e quello acromion-claveare, tra clavicola e scapola.
Queste articolazioni, racchiuse da capsule fibrose, sono stabilizzate da un apparato legamen- toso e muscolare assai complesso, che garantisce alla spalla un ampio raggio di movimento nel- lo spazio ed una potente e sicura leva articolare.
Il complesso muscolare, che consente la rotazione del braccio e la sua elevazione, è indicato co me cuffia dei rotatori, cui il muscolo deltoide è sinergico.
In caso di periartrite scapolo omerale, la capsula articolare è ispessita e retratta, tutto ciò può essere diagnosticato con i raggi X, con radio opaco iniettato nell’articolazione.
Il decorso dell’insorgenza di questa patologia è in linea di massima il seguente:
Incomincia con un dolore alla spalla quando la si muove e quando si tiene il braccio fermo in una posizione per un breve periodo di tempo.
Dopo un mese il dolore si fa più severo e scende giù verso il gomito, è peggiore di notte ed au- menta se il paziente giace sul lato dolente.
La limitazione nei movimenti si fa sempre più evidente, e dopo 3 mesi il dolore è presente e cos- tante anche nei piccoli e comuni movimenti quotidiani.
Il paziente non è in grado di alzare il braccio più di 30 o 40 gradi ed anche il movimento rota- torio è ristretto.
Il dolore è al suo massimo intorno al quarto mese e verso il quinto incomincia a ridursi.
Verso il settimo mese il dolore è presente solo nella parte alta della spalla e pian piano il movi- mento articolare diventa sempre più ampio fino ad arrivare a ritornare quasi fisiologico dopo un anno dall’insorgenza.
Si evince che il dolore e la restrizione di movimento aumentano durante i primi quattro mesi per poi diminuire nei successivi quattro; se vengono fatte le manipolazioni Osteopatiche ed gli esercizi specifici è certo che si riguadagna il totale range di movimento dell’articolazione, al contrario alcune limitazioni permarranno, diventando poi croniche.
TRATTAMENTO
Alcuni medici tendono a consigliare delle mobilizzazioni sotto narcosi, sebbene alcune di esse dia no dei risultati, altre, però, creano delle conseguenze fastidiose all’apparato osteo-muscolare.
E’ comunque bene non fare questi tipi di trattamento sotto anestesia perché facilmente si crea- no delle lacerazioni nella parte bassa della capsula articolare; tutto ciò è stato riscontrato da esami radiografici fatti prima e dopo.
La mobilizzazione e manipolazione Osteopatica rispetta in pieno la fisiologia articolare sen- za creare danni e conseguenze, e senza, soprattutto, dover subire una narcosi.
Con il sapiente e dolce lavoro delle mani dell’osteopata l’articolazione riprende il suo naturale movimento in tempi ridotti, liberando così il paziente dal feroce dolore che lo accompagnava da tempo; il tutto seguito da esercizi condotti a casa da soli.
Vi sono casi in cui il paziente sente dolore nell’articolazione della spalla anche se i movimenti sono agevoli, che s’irradia dal collo, in questi casi la soluzione è nel collo e non nella spalla; la manipolazione Osteopatica del tratto cervicale basso dà, in queste manifestazioni patologi- che, un risultato spettacolare confermando, così, la diagnosi.
Ricordiamo che, comunque, il dolore alla spalla può anche essere causato da problemi all’addome ed al torace.
ESERCIZI
E’ molto importante mantenere mobili le articolazioni e ciò può essere fatto anche a casa da soli seguendo i seguenti semplici esercizi, da non fare in fase acuta della patologia:
• In piedi, piegati in avanti, lasciate pendere il vostro braccio liberamente, portatelo il più verso destra che potete, e poi verso sinistra.
Dopo fate lo stesso portandolo in avanti e poi indietro, dopo di che incominciate a fare rotazioni del braccio in senso orario ed antiorario.
• Mettetevi seduti di fronte ad un tavolo, con la porzione posteriore del gomito della spalla coin volta, che poggia sul tavolo.
Tenendo l’avambraccio a 90 gradi rispetto il braccio, piegate il vostro busto in avanti e verso il basso e rimanete in questa posizione per 15 secondi.
Lasciate che tutto il vostro peso gravi sul gomito in modo da creare uno stretching alla vostra articolazione.
Ripete l’esercizio almeno 20 volte aumentando sempre di più l’allungamento.
Se avete dei dubbi chiedete al vostro osteopata di fiducia.
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Fine
Pubblicato su Blogger oggi 01 Settembre 2012 alle ore 14,48 da: Giuseppe Pinna de Marrubiu
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