Osteomielite
Articolo informativo di Giuseppe Pinna per S. O. S. - “Osteomielitici d’Italia” - Onlus «Centro Servizi Informativi On-line per Osteomielitici».
Giovanni Gualdrini
L'Osteomielite è una infezione ossea sostenuta da germi patogeni o, meno comunemente, da miceti o clostridi e, si distingue in:
Giovanni Gualdrini
L'Osteomielite è una infezione ossea sostenuta da germi patogeni o, meno comunemente, da miceti o clostridi e, si distingue in:
- Osteomielite Acuta (OMA)
- Osteomielite Cronica (OMC)
L'Osteomielite
Acuta (OMA)
si distingue
in:
- Osteomielite acuta ematogena
- Osteomielite da inoculazione diretta o per contiguità
I sintomi
sono propri di una infezione acuta: dolore, febbre, tumefazione locale,
compromissione funzionale locale e generale.
Terapia
dell’Osteomielite Acuta (OMA)
Eventuale
conferma istologica con biopsia.
Identificazione dell’agente patogeno tramite:
tampone, ago-TAC o ago-aspirato.
Antibioticoterapia (ABT) mirata.
Svuotamento
chirurgico, drenaggio della cavità ascessuale, lavaggio continuo post-operatorio
con antisettici.
Antibioticoterapia postoperatoria mirata per 4-8 settimane.
Utile associazione di OssigenoTerapia Iperbarica (OTI).
Osteomielite
Cronica (OMC)
Si distingue
in:
- Osteomielite cronica secondaria
- Osteomieliti croniche “ab initio”
Quelle
ab initio si distinguono in “ascesso centrale di Brodie” e “osteomielite
eburneizzante di Garrè”.
I sintomi sono di una infezione profonda con caratteri
di cronicità: presenza saltuaria o ciclica o permanente di fistole con
secrezione purulenta.
Distrofia e discromia cutanea.
Dolore gravativo saltuario
o permanente locale spesso pulsante.
Tumefazione dura. Febbre di scarsa entità.
Periodi di completo benessere.
Deformazione diafisaria tibiale nelle forme
croniche da anni.
Terapia
della Osteomielite Cronica (OMC)
- Stadiazione della Osteomielite Cronica secondo la classificazione di Cierny-Mader
- Terapia medica
- Terapia chirurgica della Osteomielite Cronica
Stadiazione
della Osteomielite Cronica (OMC)
Stadiazione
della Osteomielite Cronica secondo la classificazione di Cierny-Mader (UTMB).
I Pazienti con Osteomielite Cronica sono distinti in “gruppi” che
definiscono la situazione clinica generale e locale (Fig.1) ed in “stadi”
relativi alla situazione anatomopatologica della Osteomielite Cronica (Fig.2).
Gruppo A: condizioni generali e immunitarie nella norma.
Gruppo B S/L: il gruppo B è compromesso da patologie sistemiche (S) o locali (L).
Gruppo A: condizioni generali e immunitarie nella norma.
Gruppo B S/L: il gruppo B è compromesso da patologie sistemiche (S) o locali (L).
Le compromissioni sistemiche più comuni sono: tabagismo,
alcolismo, immunodepressione, patologie d’organo, ipossia cronica.
Le locali
interessano l’arto sede di Osteomielite Cronica: arterite, stasi venosa, stasi
linfatica, fibrosi da raggi, estese cicatrici.
Gruppo C: pazienti non suscettibili di trattamento chirurgico per età avanzata, lunga cronicità dell’infezione, stati particolarmente debilitati, complessità di trattamento, alto rischio di insuccesso terapeutico.
Gruppo C: pazienti non suscettibili di trattamento chirurgico per età avanzata, lunga cronicità dell’infezione, stati particolarmente debilitati, complessità di trattamento, alto rischio di insuccesso terapeutico.
Stadio I: Osteomielite midollare.
Monocompartimentale: l’infezione interessa esclusivamente la cavità midollare
di un segmento osseo.
Stadio II: Osteomielite superficiale. Monocompartimentale: la necrosi settica ossea interessa una frazione della corticale ossea e non raggiunge lo spazio midollare.
Stadio III: Osteomielite localizzata. La Osteomielite Cronica è diffusa nello spazio midollare e corticale a tutto spessore.
Stadio IV: Osteomielite diffusa. Analogo al III ma più esteso. Sono incluse le pseudoartrosi e le protesi infette.
I gruppi definiscono la strategia terapeutica medica, gli stadi sono relativi alla indicazione chirurgica.
Stadio II: Osteomielite superficiale. Monocompartimentale: la necrosi settica ossea interessa una frazione della corticale ossea e non raggiunge lo spazio midollare.
Stadio III: Osteomielite localizzata. La Osteomielite Cronica è diffusa nello spazio midollare e corticale a tutto spessore.
Stadio IV: Osteomielite diffusa. Analogo al III ma più esteso. Sono incluse le pseudoartrosi e le protesi infette.
I gruppi definiscono la strategia terapeutica medica, gli stadi sono relativi alla indicazione chirurgica.
La percentuale di guarigione è relativa ai gruppi:
percentuale più alta per il gruppo A, più bassa per il gruppo B, molto
sfavorevole per il gruppo C.
Terapia
medica dell'Osteomielite Cronica (OMC)
- Immunoterapia di Stimolazione Batterica (ITSB). Indicata per i gruppi A, B e C. Venne introdotta dal dott. Enrico Savoini negli anni '60, nell’Istituto Codivilla Putti a Cortina d’Ampezzo.
- Ossigenoterapia Iperbarica (OTI). Indicata per i gruppi A,B e C. La Ossigenoterapia Iperbarica potenzia l’efficacia di gruppi di antibiotici e aumenta l’efficacia macrofagica sotto stimola zione della Immunoterapia di Stimolazione Batterica.
- Reclutamento di tutte le risorse mediche per migliorare le condizioni generali del paziente OMC. Indicato per i gruppi B e C. Fra queste la più comune è cessare il consumo di sigarette, alcool e sostanze voluttuarie in genere.
- Terapia Antibiotica Soppressiva. Indicata nel gruppo C.
La
Stadiazione della Osteomielite Cronica secondo la classificazione di
Cierny-Mader (UTMB) puntualizza che la percentuale di guarigione è massima nei
pazienti OMC di gruppo A.
Decresce nei BL, nei BS e ulteriormente nei combinati
BL-S.
E’ bassa nei C. Su un piano teorico, i provvedimenti medici dovrebbero
“trasformare” i pazienti OMC di gruppo C nel gruppo B e quelli B nel gruppo A,
aumentando per ciascuno di essi la percentuale di successo terapeutico.
Terapia
chirurgica dell’Osteomielite Cronica (OMC)
E’ successiva alla terapia medica.
Stadio I: pulizia dello spazio midollare, prelievi per ABG, eventuale contro-apertura del canale midollare, lavaggio continuo postoperatorio per 3 gg con antisettici, ABT generale e, con l’esito dell’ABG, ABT mirata per 4/8 settimane, possibilmente associata a Ossigenoterapia Iperbarica.
Stadio II: pulizia chirurgica dei tessuti ossei necrotici e dei tessuti molli atrofici infetti.
Stadio I: pulizia dello spazio midollare, prelievi per ABG, eventuale contro-apertura del canale midollare, lavaggio continuo postoperatorio per 3 gg con antisettici, ABT generale e, con l’esito dell’ABG, ABT mirata per 4/8 settimane, possibilmente associata a Ossigenoterapia Iperbarica.
Stadio II: pulizia chirurgica dei tessuti ossei necrotici e dei tessuti molli atrofici infetti.
L’alta incidenza di estese superfici di compromissione
cutanea rendono frequente la collaborazione con la Chirurgia Plastica per
innesti muscolari vascolarizzati di copertura.
Stadio III: pulizia chirurgica dei tessuti ossei necrotici e dei tessuti molli atrofici infetti.
Stadio III: pulizia chirurgica dei tessuti ossei necrotici e dei tessuti molli atrofici infetti.
La maggiore estensione della Osteomielite Cronica può
far adottare provvedimenti specifici per evitare il rischio di fratture
patologiche.
Stadio IV: procedimento analogo allo stadio III.
Stadio IV: procedimento analogo allo stadio III.
Quando vi è una
pseudoartrosi infetta, i fissatori esterni rappresentano la risorsa chirurgica
più affidabile.
La metodica ed il fissatore di Ilizarov sono di frequente le
scelte più indicate.
Autore: Dr. Giovanni Gualdrini,
dirigente medico della Struttura Semplice Dipartimentale di Chirurgia
ortopedica conservativa e tecniche innovative, Istituto Ortopedico Rizzoli.
Scheda informativa revisionata il: 14
novembre 2011.
Contenuto
aggiornato il 15/11/2011 - 15:37
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Autore: Dr. Giovanni Gualdrini,
dirigente medico della Struttura Semplice Dipartimentale di Chirurgia
ortopedica conservativa e tecniche innovative, Istituto Ortopedico Rizzoli.
Scheda informativa revisionata il: 14
novembre 2011.
Per
informazioni
Dr. Giovanni Gualdrini ↓
Dirigente Medico Chirurgia Ortopedica Conservativa e Tecniche Innovative
e-mail giovanni.gualdrini@ior.it
Sede legale, Amministrazione, Centro di ricerca Codivilla-Putti, Poliambulatorio: via di Barbiano, 1/10 - 40136 Bologna
E-Mail: info_urp@ior.it - Posta Elettronica Certificata: urp@pec.ior.it
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Titoli di
Studio Professionali ed Esperienze Lavorative
Data di
nascita: 27/06/1952
Qualifica:
Dirigente Medico
Incarico
attuale:
Alta Specialità: Trattamento
chirurgico delle infezioni in chirurgia ortopedica
Titolo di
studio:
Laurea in Medicina e Chirurgia
conseguita presso l'Università di Bologna (19/11/1977)
Altri titoli
di studio e professionali:
27/11/80 Specializzazione in
Ortopedia e Traumatologia, Università di Bologna
5/79-8/80 Ufficiale Medico di complemento presso il Distretto Militare di Ravenna
26/06/85 Specializzazione in Fisioterapia, Università di Bologna
5/79-8/80 Ufficiale Medico di complemento presso il Distretto Militare di Ravenna
26/06/85 Specializzazione in Fisioterapia, Università di Bologna
Esperienze
professionali (incarichi ricoperti):
16/08/80 Assistente ospedaliero
negli Istituti Codivilla - Putti di Cortina d'Ampezzo (Belluno)
29/09/88 Aiuto corresponsabile ospedaliero di ruolo
01/06/89 Idoneità primariale ortopedica
01/06/90 Medico Ortopedico dirigente I livello presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli in Bologna
12/1994 Fellow ship al S.Joseph Hospital di Atlanta, U.S.A., Orthopaedic Oncology and Infecious Diseases Department, Prof. G.Cierny, III, M.D., F.A.C.S.
12/1998 Fellow ship al Dipartimento di Ortopedia dell'Ospedale Lanssjukhuset Gavle-Sandvichen a Gavle (Svezia), Dott. G. Ullmark
12/2000 Fellow ship al Dipartimento di Ortopedia dell'Ospedale Lanssjukhuset Gavle-Sandvichen a Gavle (Svezia), Dott. G. Ullmark. Portato, per la Banca dei Tessuti Osteo- Articolari del Rizzoli, il primo apparec chio Morcellizzatore in Italia per trapianti omoplastici di tessuto osseo morcellizzato e sgrassato.
3/02-3/05 Presidente G.I.S.T.I.O. (Gruppo Italiano di Studio e Trattamento delle Infezioni Osteoarticolari)
01/10/02 Incarico ad alta specializzazione nel trattamento delle complicazioni settiche ortopediche
29/09/88 Aiuto corresponsabile ospedaliero di ruolo
01/06/89 Idoneità primariale ortopedica
01/06/90 Medico Ortopedico dirigente I livello presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli in Bologna
12/1994 Fellow ship al S.Joseph Hospital di Atlanta, U.S.A., Orthopaedic Oncology and Infecious Diseases Department, Prof. G.Cierny, III, M.D., F.A.C.S.
12/1998 Fellow ship al Dipartimento di Ortopedia dell'Ospedale Lanssjukhuset Gavle-Sandvichen a Gavle (Svezia), Dott. G. Ullmark
12/2000 Fellow ship al Dipartimento di Ortopedia dell'Ospedale Lanssjukhuset Gavle-Sandvichen a Gavle (Svezia), Dott. G. Ullmark. Portato, per la Banca dei Tessuti Osteo- Articolari del Rizzoli, il primo apparec chio Morcellizzatore in Italia per trapianti omoplastici di tessuto osseo morcellizzato e sgrassato.
3/02-3/05 Presidente G.I.S.T.I.O. (Gruppo Italiano di Studio e Trattamento delle Infezioni Osteoarticolari)
01/10/02 Incarico ad alta specializzazione nel trattamento delle complicazioni settiche ortopediche
01/10/05 Rinnovo d'Incarico ad alta
specializzazione nel trattamento delle complicazioni settiche ortopediche
01/10/08 Rinnovo di “Incarico ad
alta specializzazione nel trattamento delle complicazionisettiche in Chirurgia Ortopedica” presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli.
Capacità
linguistiche:
Inglese: fluente
Capacità
nell’uso delle tecnologie:
Conoscenza base ed utilizzo di
applicativi Office e Internet
Interessi
clinici e/o scientifici:
Utilizzo della fissazione esterna
nelle complicazioni della traumatologia.
Ricerca di terapie alternative biologiche nelle OsteoMieliti Croniche, resistenti agli antibiotici.
Ricerca di terapie alternative biologiche nelle OsteoMieliti Croniche, resistenti agli antibiotici.
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aggiornato il 23/12/2011 - 12:45
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