MAL DI SCHIENA: (guida per gli adulti comprendenti)
Articolo informativo di Giuseppe Pinna per S. O. S. - “Osteomielitici d’Italia” - Onlus «Centro Servizi Informativi On-line per Osteomielitici e Pazienti dell’Ospedale CODIVILLA-PUTTI di Cortina d’Ampezzo.
Parliamo del mal di schiena
È difficile trovare chi non sappia cos’è il mal di schiena, almeno com’è difficile trovare chi non sappia cos’è il raffreddore.
È infatti un evento normale per l’uomo, scotto pagato all’acquisizione troppo recente (pochi millenni) della posizione eretta; con l’aggiunta che oggi l’homo non è più erectus, ma sedutus.
È infatti un evento normale per l’uomo, scotto pagato all’acquisizione troppo recente (pochi millenni) della posizione eretta; con l’aggiunta che oggi l’homo non è più erectus, ma sedutus.
Che cos’è
La lombalgia, che colpisce il tratto lombare della colonna vertebrale, è un dolore localizzato all'altezza della vita: può farsi sentire più da un lato che dall'altro e può irradiare ai glutei o anche lungo tutta la gamba quando diventa sciatica.
A seconda della durata della sintomatologia dolorosa, la lombalgia viene divisa in acuta e cronica.
La fase acuta dura in genere una quindicina di giorni ed è normalmente dovuta ad una lesione di una o più delle strutture che compongono la colonna vertebrale.
Nel caso della cronica subentrano altri problemi che si possono riassumere nel fatto che la colonna non riesce più a ritrovare il suo delicato equilibrio e dunque si trova in uno stato di sofferenza permanente.
A seconda della durata della sintomatologia dolorosa, la lombalgia viene divisa in acuta e cronica.
La fase acuta dura in genere una quindicina di giorni ed è normalmente dovuta ad una lesione di una o più delle strutture che compongono la colonna vertebrale.
Nel caso della cronica subentrano altri problemi che si possono riassumere nel fatto che la colonna non riesce più a ritrovare il suo delicato equilibrio e dunque si trova in uno stato di sofferenza permanente.
La lombalgia cronica colpisce il 5% dei lombalgici, ossia il 4% dell’intera popolazione: parliamo di circa 2 milioni di persone in Italia.
A Osteomielite vertebral representa 2% a 7% de todos os casos de Osteomielite e é uma causa rara, mas significativa, de dor lombar.
Metade dos doentes afectados têm mais de 50 anos e dois terços são homens.
A causa mais frequente é a infecção do tracto urinário, mas qualquer fonte de infecção (por ex., abcesso dentário, pneumonia) pode infectar a coluna.
Doentes diabéticos e imunossuprimidos estão em maior risco.
MAL DI SCHIENA: ISTRUZIONI PER L'USO
(guida per adulti)
a cura di ISICO
GUIDA DI EDUCAZIONE SANITARIA
Ovvero, tutto quello che volevate sapere per:
· Evitare o alleviare i dolori
· Difendere la vostra schiena tutti i giorni
· Imparare a gestirvi nel modo migliore
Cosa sappiamo del mal di schiena
Il mal di schiena è un segnale che la colonna non è
"in forma"
Il mal di
schiena non è quasi mai dovuto alle ossa: quasi sempre dipende da una
difficoltà di fun- zionamento di una sua minuscola componente (muscoli,
legamenti, disco).
La schiena è come un orologio di alta precisione in cui
anche un piccolissimo granellino di sabbia (una piccola lesione) può causare
notevoli difficoltà (forte dolore).
C'è però anche una grossa differenza: la
schiena è enormemente più solida di un orologio.
La colonna vertebrale infatti
è una delle strutture più forti del nostro corpo, che deve assolvere a nu merosi
ed importanti compiti:
- stabilità:
sostiene il tronco, gli arti superiori e il capo;
- mobilità: consente tutti gli spostamenti del tronco e della testa;
- contenimento: proteggere il midollo spinale.
Queste
funzioni sono in contraddizione tra di loro (stabilità-star fermi è il
contrario di mobilità-muoversi).
Così questa struttura è forte ma anche
estremamente complessa, con un sistema di controllo molto sofisticato.
Il suo
funzionamento dipende dal solo ed unico "computer di bordo": il
cervello che gestisce il cor- retto equilibrio delle forze che si scaricano su di
essa.
La perdita di quest'equilibrio implica la comparsa del dolore, che
segnala che la schiena è "fuori con trollo", "fuori forma".
Il mal di schiena è normale per l'uomo
Da quando
abbiamo perso la posizione a quattro zampe, la parte bassa della colonna ha
dovuto su- bire una serie di adattamenti per cui non era stata inizialmente
progettata: questo probabilmente ha comportato la comparsa del mal di schiena,
un dolore tipico della razza umana.
Il fatto di avere poi oggi obbligato la
parte bassa della schiena ad adattarsi alla posizione seduta ha ulteriormente
aumentato i problemi.
Per questo tutti soffrono, prima o poi, di mal di
schiena: è il nostro stile di vita in quanto uomini, ma anche lo stile di vita
di ciascuno di noi singolarmente ha un ruolo fondamentale.
Le cause
teoriche del mal di schiena sono molto numerose.
Ancor di più sono i termini
medici che indicano queste cause.
Ci sono vocaboli diversi che sono, spesso,
definizioni differenti della stessa patologia: ecco perché andare da tanti
medici significa spesso sentirsi attribuire altrettante diagnosi.
Il mal di schiena non è l'artrosi
L'artrosi è
come i capelli grigi, solo un segno dell'età che avanza.
Molte persone con
artrosi non hanno disturbi così come, a parità di artrosi, si hanno dei periodi
di dolore ed altri di benessere.
Questa patologia, quindi, è solo un fattore
predisponente: chi ce l'ha non è destinato a soffrire per tutta la vita; deve
solo fare una buona prevenzione.
Il mal di schiena non è la discopatia
La
discopatia è uno dei primi stadi dell'artrosi: è solo un fattore predisponente
al dolore.
Il mal di schiena non è l'ernia del disco
L'ernia del
disco è importante solo se provoca la sciatica.
Una volta veniva sempre
operata, ma si è poi scoperto che l'intervento eliminava il dolore alla gam- ba
ma lasciava problemi di schiena cronici: oggi si interviene solo se c'è un
danno grave del nervo e negli altri casi si consiglia di fare prima un
trattamento non chirurgico per un lungo periodo.
Il mal di schiena non è una malattia grave
Le cause
gravi di mal di schiena sono rarissime (meno di 1 caso su 300) e basta una
visita medica per individuarle.
E' importante, quindi, non farsi prendere dal
panico: tutti, prima o poi, soffrono di mal di schiena.
Il mal di schiena passa da solo
Nove
pazienti su dieci recuperano entro un mese dall'insorgenza del dolore,
indipendentemente dal- l'avere o meno effettuato un trattamento: quindi non
sempre è necessario correre dallo specialista alle prime avvisaglie del mal di
schiena.
Il mal di schiena ritorna
La
guarigione dal dolore non deve, in ogni caso, ingannare: anche se legata a
cause quasi sempre ba nali, la ricaduta è infatti spesso frequente.
E' proprio
questo che rende fondamentale la prevenzione.
La ricaduta in ogni caso non è
segno di qualcosa di grave, ma solo del ripresentarsi di un problema cui siamo
predisposti.
Togliere il dolore non basta
Il trattamento
con farmaci, terapie fisiche o manuali non sempre è risolutivo, pur essendo
spesso un valido aiuto.
Se anche il dolore non sparisce, non significa comunque
che la situazione sia grave: non esiste infat ti correlazione tra la quantità di
dolore e la quantità di danno.
Le terapie servono comunque solo in caso di
dolore acuto, ma non hanno alcun effetto preventivo.
Gli esami possono ingannare
Gli esami
spesso dimostrano in realtà solo l'invecchiamento delle strutture (artrosi,
discopatia) o pa- tologie che possono non essere la causa di dolore (ernia del
disco).
Gli esami vanno sempre prescritti da un medico perchè implicano l'uso
di radiazioni.
Fai dell'attività fisica
Mantenersi
in forma con dell'attività fisica regolare è fondamentale per tutti.
Anche se
fate un'attività professionale che vi richiede molti sforzi fisici, in realtà
non allenate il fisi- co ma lo usurate, perché le attività lavorative sono
ripetitive: l'attività fisica ricreativa, più varia ed allenante, è comunque
necessaria.
Essere in
forma, muoversi aumentando gradualmente le proprie capacità di compiere degli
sforzi, evitare nella vita quotidiana di sedersi sempre e comunque, fare
qualche volta in più le scale, andare a lavorare in bicicletta o a piedi se
possibile.
Quando c'è il dolore: provate a camminare, nuotare o andare in
bicicletta per tratti anche lunghi; quando si sta bene: qualunque tipo di
attività fisica purché ci si eserciti progressivamente e costante- mente.
I molti vantaggi dell'attività fisica
Migliora le
condizioni dei muscoli che governano i movimenti della colonna, rendendoli più
forti, elastici e pronti a reagire.
Rinforza le ossa, ci mantiene elastici, ci
fa sentire bene e sani, ci rimette in forma.
Stimola la produzione delle
endorfine, agenti chimici corporei simili alla morfina: dei veri e propri
an tidolorifici estremamente efficaci.
E' uno dei modi più utili per scaricare
le tensioni.
Come fare attività fisica
L'attività
fisica funziona solo se viene effettuata regolarmente, almeno due volte alla
settimana e per lunghi periodi.
Qualche fastidio, soprattutto iniziale, è
inevitabile: passa presto ed i benefici che si ottengono li ripa- gano
ampiamente.
E' più importante muoversi regolarmente piuttosto che scegliere
l'attività ideale (che non esiste).
Scegliete quindi qualcosa che vi piace e
che potete fare senza troppe difficoltà per le vostre neces- sità familiari e
professionali: è la migliore garanzia che non smetterete.
Fate quindi
dell'attività fisica con continuità e, se non avete dolore mentre la fate e, non
date retta a chi vi ha detto che l'attività che avete scelto è dannosa per la
schiena.
Non fumare
Da qualche anno i ricercatori hanno dimostrato che fumare fa male alla schiena, probabilmente in quanto riduce l'ossigenazione delle strutture più delicate della colonna.
Le sigarette quindi, oltre a far male ai polmoni, al cuore,
all'apparato intestinale..., aumentano anche il mal di schiena.
I nostri consigli
· Non fidatevi solo dei farmaci: non risolvono completamente il problema.
· Non restate a casa: in questo modo vi concentrerete ancor di più sui vostri dolori e questi aumen- teranno.
· Non smettete di fare le cose che vi piacciono, in particolare se il dolore non aumenta: questo vale anche per lo sport e le attività del tempo libero.
· Non preoccupatevi, non state diventando invalidi: mai nessuno lo è diventato per un semplice mal di schiena e la possibilità di altri disturbi è già stata esclusa con la visita medica.
· Non intristitevi nei giorni peggiori: il dolore normalmente ha un'intensità variabile ma, come è già stato detto, anche se momentaneamente aumenta non significa che la situazione sia peggiore.
· Non date retta alle "storie dell'orrore" degli altri: non sono reali.
· Mantenetevi in forma: camminare, nuotare, andare in bici vi farà sentire meglio per tutta una serie di motivi: vi renderete conto di poterlo fare senza aumentare particolarmente il dolore, vi gioverà psi cologicamente, migliorerà la possibilità di riparazione dei tessuti, aumenterà la produzione di endor- fine (cioè una morfina autoprodotta dal corpo per ridurre il dolore).
· Cominciate gradualmente e fate qualcosa in più ogni giorno, in modo da vedere i miglioramenti.
· Continuate a lavorare o riprendete appena possibile, chiedendo incarichi meno pesanti per qualche giorno: il mal di schiena richiede solo di limitarsi un po'; continuare a lavorare inoltre è una medi- cina infallibile per la nostra mente.
· Siate pazienti: è normale per chi soffre di mal di schiena avere ogni tanto dei dolori o essere bloc- cati per un breve periodo di tempo.
· Vivete il più normalmente possibile: questo non vuol dire fare gli eroi, con il risultato di incremen- tare il dolore; significa invece dosare le proprie forze, concedetevi alcuni momenti di riposo ma permettete al vostro corpo di recuperare nel modo migliore possibile: con il movimento.
· Mantenete le attività quotidiane: evitate solo i veri sforzi.
Come prevenire il mal di schiena
La bilancia del mal di schiena tra sforzi e forma
fisica
Prestate
attenzione alla vostra vita quotidiana, imparando cosa fare e cosa non fare: è
lì che si com- batte il mal di schiena che deriva dalle nostre abitudini di vita.
La posizione seduta
Come fare
Portate bene
indietro il bacino appoggiandovi allo schienale, per scaricare su di esso parte
delle for- ze che arrivano sulla colonna; mantenete la lordosi lombare, ossia
quella curva della parte bassa del- la schiena che tutti abbiamo quando restiamo
in piedi e che perdiamo quasi automaticamente quan- do ci mettiamo seduti;
Consigli
Per leggere
o scrivere inclinate il busto avanti a livello delle anche, poggiando i gomiti
sul piano di lavoro.
La posizione in piedi
Come fare
Non rimanete
fermi nella stessa posizione per lungo tempo.
Se possibile, appoggiate il
bacino o la schiena ad un ripiano o ad un muro.
Consigli
Allargate la
base di appoggio distanziando i piedi.
Posate un piede su un appoggio,
cambiando spesso il piede di sostegno.
Se dovete svolgere qualche compito
particolare (per esempio stirare o disegnare), cercate di man- tenete alla giusta altezza il
piano di lavoro.
Come sollevare dei pesi
Come fare
Piegate le
gambe, portate bene indietro il bacino, mantenete la schiena diritta ed il peso
il più vicino possibile lungo tutto il suo percorso; per pesi leggeri si può
sollevare un arto teso indietro con un movimento a bilanciere tra la gamba ed
il tronco, appoggiando un arto superiore ad un piano.
Consigli
Prevenite i
problemi conoscendo i limiti della vostra forza.
Non ruotate il tronco durante
gli sforzi.
Dormire
Come fare
La posizione
ideale a letto non esiste: in tutte le posizioni si può trovare quella meno
dolorosa per sé intervenendo tramite uno o più cuscini posizionati sotto le
gambe, sotto la pancia, sotto la schiena o sotto la testa.
Consigli
Usate un
materasso adatto a voi, che solo voi potete trovare: sono sconsigliati solo
quelli sfondati. Evitate di restare a letto troppo a lungo.
La posizione di guida
Come fare
Mantenete
una distanza dai pedali che consenta di appoggiare il bacino allo schienale con
anche e ginocchia leggermente flesse; il sedile deve poi essere
sufficientemente eretto da consentire di tenere le braccia piegate e le mani
appoggiate comodamente sulla parte superiore del volante (posizione delle
"ore 10 e 10").
Consigli
Sistemate
accuratamente il sedile.
Provate un eventuale sostegno lombare (che molte auto
possiedono di serie).
Evitate di guidare a lungo senza pause.
Come piegarsi in avanti
Come fare
Adottate la
posizione delle schermidore con un affondo, piegando in avanti (a volte può
essere ne- cessario farlo di lato) una gamba e mantenendo l'altra tesa.
Usate la
posizione del ponte, approfittando dell'appoggio di un arto superiore su un ripiano.
Consigli Ricercare queste strategie di difesa per le vostre attività quotidiane
e professionali è uno sforzo solo per il vostro cervello e per la vostra
fantasia, che si traduce però in un minore sforzo per la vostra schiena!
Dimagrisci
Il sovrappeso
è sicuramente una concausa importante del mal di schiena ed in ogni caso
costituisce un elemento aggravante i dolori.
Pazienti in soprappeso e con un addome prominente aumentano la loro curva fisiologica di lordosi, aumentando tale arco, impegnano il forame intervertebrale con conseguente pressione sui nervi ac- cusando così una lombalgia.
Pazienti in soprappeso e con un addome prominente aumentano la loro curva fisiologica di lordosi, aumentando tale arco, impegnano il forame intervertebrale con conseguente pressione sui nervi ac- cusando così una lombalgia.
PROFILASSI DELLA SCIATICA E DELLA LOMBALGIA
Rilassati
Come fare
Cercate per
quanto possibile di ridurre gli stress.
Usate tecniche di rilassamento.
Usate tecniche di rilassamento.
Consigli
Evitate le tensioni
inutili imparando a scaricarle nel modo migliore.
Come curare il mal di schiena
1. Da solo
Usate i
farmaci analgesici cosiddetti da banco, che non richiedono prescrizione medica
e che il far- macista può consigliare (il paracetamolo ha meno effetti
collaterali ed è la prima scelta).
Le risposte positive (riduzione del dolore)
e negative (allergie, problemi di stomaco e altri) sono individuali e solo voi
potete imparare qual è il farmaco migliore per voi.
Localmente si possono
applicare sia il caldo che il freddo, sempre secondo la sensibilità
individuale. Ricordate che lo stress e la tensione peggiorano sempre il
problema.
2. Dal medico di medicina generale
Una visita
del vostro medico permette di individuare i segni (molto rari) che richiedono
una imme- diata attenzione: disturbi ad urinare; disturbi ai genitali od in sede
anale; formicolii, debolezza e in- torpidimento di entrambe le gambe; difficoltà
di equilibrio e cadute frequenti; se avvertite uno di questi sintomi non fatevi
prendere dal panico ma prendete appuntamento quanto prima per un con- trollo.
3. Dallo specialista
Se c'è la
sciatica, se ci sono ricadute frequenti, se il dolore non passa o,
naturalmente, se lo richie- de il medico di base, allora si va dallo specialista.
Gestire o subire
Anni di
ricerche hanno dimostrato che, per tutte le patologie umane, ma per il dolore
alla colonna vertebrale in particolare la sua entità dipende molto dallo stato
d'animo con cui viene affrontato.
Un
interessante studio ha evidenziato che è possibile suddividere grossolanamente
i pazienti che sof frono di mal di schiena in due grosse categorie: quelli che
GESTISCONO il dolore e quelli che lo SUBISCONO.
I pazienti
che subiscono il dolore:
·
Sono
preoccupati per il futuro perché pensano che il dolore non passerà più;
·
Cercano di
riposarsi a lungo sperando che il dolore passi;
·
Si fidano
solo dei farmaci;
·
Non
mantengono un'attività fisica compatibile con il dolore;
I pazienti
che gestiscono il dolore, invece:
·
Sono
convinti che il dolore, anche se forte, passerà;
·
Mantengono
un'attività fisica compatibile con il dolore e se possono non smettono di
lavorare.
·
Non si
deprimono nei giorni peggiori;
E tu a che
categoria pensi di appartenere?
Stai gestendo il mal di schiena?
BENE! Chi riesce a gestire il dolore ha meno problemi: soffre di meno e per meno tempo e sul lun- go periodo sta meglio di chi subisce il dolore.
Stai subendo il mal di schiena?
ATTENZIONE!
Chi subisce il dolore soffre molto dolore più a lungo, rimane per più tempo a
casa dal lavoro e rischia di avere più frequentemente ricadute.
Le dieci regole di vita con il mal di schiena
1. Usa il dolore: ti dice cosa non
fare.
2. Quando i dolori sono molto forti
riposati un po', ma sappi che questo può dare la sensazione di diminuire il
dolore ma non permette una guarigione anticipata.
3. Evita per quanto possibile di
metterti a letto durante il giorno.
4. Evita le posizioni ferme mantenute a
lungo: il movimento aiuta.
5. Quando stai fermo o ti riposi,
adotta sempre le posizioni meno dolorose.
6. Appena puoi, riprendi a muoverti.
7. Spesso la posizione seduta peggiora
il dolore: se è così, evitala.
8. Se è possibile continua a lavorare.
9. Non scoraggiarti per il dolore,
anche se è forte e dura tanto: questo non significa che la colonna si sta
rovinando sempre di più.
10. Ricorda che ci possono essere delle
ricadute: rimetti la schiena in forma.
Le sette regole per il lavoro con il mal di schiena
1. Non sollevare oggetti pesanti.
2. Mantieni vicini gli oggetti da
spostare.
3. Evita di flettere il busto in avanti
o di mantenerlo in questa posizione.
4. Evita la torsione del tronco.
5. Cambia posizione il più spesso
possibile.
6. Evita le sedie basse.
7. Da seduto, usa i braccioli ed un
sostegno lombare.
Il riposo fa male alla schiena
I dolori
vertebrali beneficiano del movimento, che evita l'indebolimento precoce dei
muscoli ed aiu- ta i tessuti a riparare più in fretta.
Il riposo, infatti,
impedisce di innescare tutti quei benefici processi che permettono al corpo di
ripa- rare bene e rapidamente.
Il movimento inoltre non peggiora la situazione in
corso.
Restare attivi, continuare a lavorare ed a muoversi, quindi, sia pure
accettando di avere alcune limi- tazioni nelle attività della vita quotidiana, è
fondamentale, perché permette di affrontare meglio il do lore sia
psicologicamente che fisicamente.
Il materiale scientifico presentato sul
sito è indirizzato agli opera ratori del settore interessati alle patologie
vertebrali.
Per i pazienti le informazioni disponibili in queste pagine hanno
solo un valore indicativo e non possono sostituire un parere medico.
|
Copyright © Gruppo di Studio della della Scoliosi
Pubblicato su Blogger oggi 23 Agosto 2012 alle ore 13,13 da: Giuseppe Pinna de Marrubiu
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