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mercoledì 2 maggio 2012

(Scheda 38) Osteomielite ...Parliamo del Protocollo di utilizzo della Ossigenoterapia Iperbarica (OTI) nella Osteomielite cronica refrattaria.


Parliamo del Protocollo di utilizzo della

Ossigenoterapia Iperbarica (OTI)

nella Osteomielite cronica refrattaria


Osteomielite



Di Giuseppe Pinna per S. O. S. - “Osteomielitici d’Italia” - Onlus  «Centro Servizi Informativi On-line per Osteomielitici e Pazienti dell’Ospedale CODIVILLA-PUTTI di Cortina d’Ampezzo».


Che cos'è l'osteomielite
Definizione
flogosi sostenuta da presenza di germi patogeni o, meno comunemente, da miceti in un segmento osseo cos- tituito da una corticale ed uno spazio midollare. 
Se il segmento osseo non ha midollare, come il calcagno o una falange, l'infezione è definita osteite.
Si distingue in acuta e cronica.

Documentazione clinica
La documentazione clinica è costituita da lavori scientifici presentati in congressi ortopedici e di medicina iperbarica. 
Dal titolo se ne può dedurre l'argomento. 
Di ogni lavoro vengono presentate le slide originali, accompagnate da un commento testuale a lato.
Ovviamente tale documentazione clinica rappresenta una pagina che non sarà mai conclusa. 
I lavori attualmente presenti sono riportati a fianco. 
I titoli sottostanti sono l'obiettivo che si vuole raggiungere per una presentazione adeguata del problema osteomilite e pseudoartosi infetta:
Stadiazione e trattamento del paziente adulto con Osteomielite Cronica;
Pseudoartrosi infetta di avambraccio;
Pseudoartrosi infetta di omero;
Pseudoartrosi infetta di femore;
Pseudoartrosi infetta di tibia.
Un lavoro ha come argomento la ricerca sulle possibilità di utilizzare innesti ossei di banca sulle lesioni ostelitiche settiche (Congresso di Torino).
In un futuro il discorso verrà ampliato anche sul problema dele infezioni nelle protesi articolari e sulla efficacia della immunostimolazione attiva batterica (ITSB).


Bibliografia
In questa sezione troverete un elenco di pubblicazioni relative alla diagnosi e cura dell'osteomielite. È stato suddiviso in:



























Raffigurazione di Piede Osteomielitico 

Parliamo del Protocollo di utilizzo della

Ossigenoterapia Iperbarica (OTI)

nella Osteomielite cronica refrattaria


Lettura tenuta alla riunione G.I.S.T.I.O. nell’ambito del congresso S.I.O.T, in Roma 16/11/03, dalla Dott.ssa Laura Vernotico
Centro Iperbarico di Ravenna 
Responsabile dott. Pasquale Longobardi
                  A cura del Dott. Giovanni Gualdrini


1. e-mail: iperoxy@sira.it
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2. Dalla letteratura emerge che un’antibiotico-terapia mirata (meglio l’associazione di due antibiotci) e il de- bridemnt chirurgico hanno una buona efficacia terapeutica nel trattamento della Osteomielite non complicata.
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3. La Medicina delle prove di evidenza da’ pareri controversi riguardo l’utilizzo dell’Ossigenoterapia Iper- barica nel trattamento dell’Osteomielite refrattaria.
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4. Proprio il Ministero Superiore di Sanità ha decretato i criteri di inclusione dei pazienti con Osteomielite refrattaria al trattamento con Ossigenoterapia.
Tali criteri sono: una diagnosi certa, almeno 6 settimane di trattamento antibiotico mirato e un debri- dement chirurgico eseguiti senza successo, inoltre un ulteriore debridement (se necessario) dopo le pri me 30 sedute OTI  
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5. Altri criteri di inclusione sono il tipo di Osteomielite: l’Ossigenoterapia Iperbarica è appropriata negli stadi III e IV secondo la classificazione anatomo-patologica di Cierny-Mader.                          slide
6. Inoltre, quando vi è compromissione sistemica o locale. 
Da alcuni studi è emerso che la maggior parte degli insuccessi terapeutici è dovuta alla presenza di fat- tori di compromissione ed è proprio lì che va ad agire l’Ossigeno Iperbarico
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7. Da alcuni studi emerge che l’outcome dei pazienti Diabeti è peggiore rispetto ai pazienti non diabetici, sia per quanto riguarda le ricadute che le amputazioni.
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8. Anche per i pazienti con patologia Vascolare l’outcome è peggiore, rispetto ai pazienti non vasculo- patici.
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9. Un’altra variabile, per quanto riguarda l’outcome del paziente, è il tipo di batterio coinvolto. 
    Outcome peggiori si hanno in presenza di Pseudomonas Aeuriginosa e Stafilococco Aureo.
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10. L’OTI ha un ruolo importante come terapia antibatterica, in quanto, in associazione ad un antibio- tico mirato e sinergico, determina la diminuzione della carica batterica soprattutto nei pazienti diabetici. Dallo studio a lato si osserva che la carica batterica di una cultura di Stafilococchi e opsonine si riduce proporzionalmente al crescere della concentrazione di Ossigeno, mentre ciò non avviene se le colture sono messe in aria ambiente. 
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11. Programma terapeutico offerto al Centro Cura Ferite Difficili dell’USL di Ravenna.
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12. Il programma terapeutico prevede un pacchetto prestazionale, che consiste in una consulenza or-topedica ed una prima pulizia chirurgica, un’antibioticoterapia mirata di almeno 28 giorni, 30 sedute di Ossigenoterapia Iperbarica ed Immunoterapia, con medicazioni avanzate.
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13. Dopo le prime 30 sedute di Ossigenoterapia Iperbarica si fa una valutazione radiologica e se ne- cessaria una seconda pulizia chirurgica, poi si prosegue con ulteriori 10 sedute di Ossigenoterapia Iperbarica, con l’Antibiotico, l’Immunoterapia e le medicazioni avanzate.
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14. L’Ossigenoterapia Iperbarica è appropriata nel trattamento dell’Osteomielite Cronica se asso- ciata alla chirurgia, all’antibioticoterapia mirata e all’immunoterapia.
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Pubblicato su Blogger oggi 2 Maggio 2012 alle ore 19,48 da: Giuseppe Pinna de Marrubiu


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