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domenica 22 aprile 2012

(Scheda 28) L’osteomielite è un’acuta o cronica infezione delle ossa, di solito causata da batteri. Essa colpisce una persona ogni 4000/5000.

 L'Osteomielite                                                                        è un’acuta o cronica infezione delle ossa...

Di Giuseppe Pinna, S. O. S. - “Osteomielitici d’Italia” - Onlus  «Centro Servizi Informativi On-line per Osteomielitici».

Estratto da: Manuale Merck - Ricerca e lo Sviluppo (R&S) -                                                      L’osteomielite è un’acuta o cronica infezione delle ossa, di solito causata da batteri.                        Essa colpisce una persona ogni 4000/5000.

Chi è la Merck & Co. 

La Merck & Co. nel mondo

La Merck & Co, è tra le più grandi case farmaceutiche di prodotti etici a livello mondiale, con un fatturato, nel 2004, di oltre 23 miliardi di dollari.  
Presente in quasi tutti i paesi del mondo, la Merck & Co, ha un totale di oltre 63.000 dipendenti.
La Ricerca e lo Sviluppo (R&S) di nuovi farmaci sono da sempre gli obiettivi primari della Merck & Co, come dimostrano gli 11 centri di ricerca presenti a livello mondiale e gli oltre 10.000 ricercatori. 
La Società continua ad effettuare in questa direzione ingenti investimenti: negli ultimi dieci anni, la Merck & Co, ha investito in R&S oltre 20 miliardi di Euro, dei quali 3,4 nel solo 2004, con un incremento del 22% rispetto al 2003.
Merck & Co Inc., produce e commercializza farmaci in molte aree terapeutiche quali l'ipertensione, l'iper- colesterolemia, l'urologia, l'osteoporosi, il glaucoma, l'AIDS, l'emicrania, l'asma, le malattie reumatiche e le infezioni virali. 
Sono stati recentemente registrati nuovi farmaci ipocolesterolemizzanti e per il trattamento di batteri aero- bici/anaerobici nonchè nuove indicazioni terapeutiche per farmaci già esistenti.
E' inoltre prevista, a breve, la registrazione di nuove molecole per la terapia del diabete e dei disturbi del son no, nonchè l'approvazione ed il lancio di nuovi vaccini contro la varicella, il morbillo, la parotite, la rosolia, il papillomavirus, l'infezione da rotavirus ed il dolore associato all'herpes zoster.
La Merck & Co, è da sempre coinvolta, sia individualmente, sia attraverso progetti di cooperazione inter- nazionale, in programmi per la prevenzione e la cura di patologie endemiche e dell'HIV/AIDS.                       Con riferimento a quest'ultima patologia, nel marzo 2001 la Merck & Co, è stata la prima azienda farma- ceutica ad aver ridotto drasticamente il prezzo dei suoi due farmaci antiretrovirali, Crixivan® e Stocrin®.

 La Merck & Co. in Europa
 
Presente con la denominazione Merck Sharp & Dohme e con proprie consociate in quasi tutti i Paesi Euro pei (e nell'intera Unione Europea, ad eccezione della Grecia e del Lussemburgo), la Merck & Co, impiega oltre 8.000 persone.
La Merck & Co, dispone inoltre di 4 centri di ricerca in Europa: a Riom (Francia) sulla sicurezza dei nuovi farmaci, a Terlings Park (Regno Unito) sulla ricerca in ambito neurologico, a Madrid per attività di screening su antibiotici nonché a Pomezia per la ricerca sulle malattie virali.
In Europa, infine, la Merck & Co, dispone di 14 stabilimenti di produzione.

La Merck & Co. in Italia

Presente in Italia da quasi 50 anni con un ciclo integrato di attività di ricerca, produttive e commerciali, è per fatturato uno dei primi Gruppi sul mercato nazionale dei farmaci etici ed è la più grande consociata della Merck & Co, in Europa.
Il Gruppo è composto da quattro entità legali - Merck Sharp & Dohme (MSD) Italia S.p.A., Neophar- med S.p.A., Istituto Gentili S.p.A. e l'Istituto di Ricerche di Biologia Molecolare "Pietro Angeletti" S.p.A. (IRBM) - ed attualmente occupa quasi 2.800 persone.
Ultimo tassello di un mosaico costruito con pazienza e con cura è la Fondazione MSD, costituita recente- mente con lo scopo di promuovere e sviluppare conoscenze in campo sanitario, scientifico, industriale, socia le e culturale.

Osteomielite


L’osteomielite è un’acuta o cronica infezione delle ossa, di solito causata da batteri. 
Essa colpisce una persona ogni 4000/5000.
CAUSE: L’infezione che provoca l’osteomielite avviene spesso in un’altra parte del corpo, ma si propaga alle ossa attraverso il sangue. 
L’osso può essere predisposto alle infezioni a causa di qualche trauma
Nei bambini, le ossa lunghe sono solitamente le più interessate. 
Negli adulti sono più comunemente colpite le vertebre e il bacino
Le infezioni ossee possono essere causate da batteri o da funghi. 
Quando l’osso è stato infettato, è prodotto del pus all’interno del tessuto osseo, che può tradursi in un asces so il quale priva l’osso del sangue
L’osteomielite risulta cronica quando il tessuto osseo “muore” a seguito della carenza di sangue. 
L’infezione cronica intermittente può persistere per anni. 
I fattori di rischio sono:
·                     Traumi;
·                     Diabete;
·                     Emodialisi;
·                     Abuso di droghe per endovena;
·                     Rimozione della milza.
 
SINTOMI: I più comuni sono:
·                     Dolore osseo;
·                     Gonfiore locale;
·                     Arrossamento e calore;
·                     Febbre;
·                     Nausea;
·                     Generale disagio, malessere o sensazione di malessere;
·                     Espulsione di pus attraverso la pelle (nell’osteomielite cronica);
·                     Eccessiva sudorazione;
·                     Brividi;
·                     Dolore alla schiena;
·                     Gonfiore a caviglie, piedi e gambe.

DIAGNOSI: Un esame fisico mostra la consistenza ossea ed eventualmente gonfiore o arrossamento. 
I test possono includere:
·                     Scansione ossea;
·                     Esame del sangue;
·                     Risonanza magnetica;
·                     Aspirazione con un ago nell’area attorno alle ossa colpite;
·                     Biopsia della lesione ossea;
·                     Raggi x generalizzati;
·                     Raggi x alla mano e agli arti;
·                     Raggi x alle ossa;
·                     ALP (fosfatasi alcalina) isoenzima;
·                     ALP.

TERAPIA: L’obiettivo è quello di eliminare l’infezione e prevenirne il peggioramento. 
Gli antibiotici saranno dati per distruggere i batteri che causano l’infezione. 
Per le infezioni che non guariscono, la chirurgia può essere necessaria per rimuovere il tessuto osseo morto. Gli antibiotici vengono assegnati per almeno 6 settimane dopo l’intervento chirurgico.

PROGNOSI: Dopo la terapia ci sono buone speranze di guarire dall’osteomielite per coloro che non hanno infezioni o altre malattie. 
La prospettiva è peggiore per l’osteomielite cronica, anche con l’intervento chirurgico. 
L’amputazione può essere necessaria, soprattutto in pazienti con diabete o con scarsa circolazione del sangue. 
Eventuali complicazioni possono essere:
·                     Osteomielite cronica;
·                     Diffusione di infezioni;
·                     Riduzione del movimento degli arti;
·                     Amputazione.
 

 Manuale Merck > Malattie muscoloscheletriche del tessuto connettivo


54. Infezioni delle ossa e delle articolazioni

5. MALATTIE MUSCOLOSCHELETRICHE
DEL TESSUTO CONNETTIVO

54. INFEZIONI DELLE OSSA E DELLE ARTICOLAZIONI
ARTRITI INFETTIVE
Infiammazioni dell'articolazione conseguenti a infezione batterica, 
fungina o virale dei tessuti sinoviali o periarticolari.


  
Sommario:

Introduzione
Eziologia
Patogenesi
Sintomi e segni
Diagnosi
Terapia

L'incidenza varia nel mondo: (200/ 100000 negli USA), più bassa nei paesi Europei (5/100000 in Svezia), ma molto più alta in Africa, America Latina e Asia.
I fattori di rischio sono elencati in Tab. 54-1
La comorbosità può aumentare non solo il rischio di artrite infettiva ma anche la gravità della malattia. 
I pazienti con AR sono a rischio particolarmente aumentato di artrite batterica (prevalenza, 0,3-3,0%; incidenza annuale, 0,5%). 
I risultati funzionali sono scarsi e il tasso di mortalità è alto (25% versus 9% nei pazienti senza AR). 
I pazienti con AR frequentemente hanno fattori di rischio aggiuntivi per artrite infettiva (p. es., la cronicità della malattia, il trattamento corticosteroideo). 
Il rischio di infezione dell'articolazione è sostanzialmente aumentato nei pazienti con AR o in altri con una storia pregressa di infezione articolare o con una protesi articolare.
Circa il 50% dei bambini con infezione articolare è di età 2 anni. 
Di questi casi, il 93% è monarticolare e tende a coinvolgere le grandi articolazioni degli arti inferiori: ginocchio (39%), anca (26%), caviglia (13%). 
Le sorgenti di infezione comprendono l'otite media, i cateteri ombelicali, gli accessi venosi centrali, le punture venose femorali, la meningite e le osteomieliti adiacenti.



Eziologia

Artrite acuta infettiva: l'artrite acuta infettiva (nel 95% dei casi) è causata da batteri o virus.

La Neisseria gonorrea è la più comune causa batterica negli adulti. 
Essa si diffonde dalle superfici mucose infettate (cervice uterina, retto, faringe) alle piccole articolazioni delle mani, dei polsi, dei gomiti, delle ginocchia e delle caviglie ma raramente alle articolazioni dello scheletro assiale.
L'artrite non gonococcica è abitualmente causata da Stafilococco aureo (45% dei casi); streptococco (9%); o germi gram -, come l'Enterobacter, lo Pseudomonas aeruginosa (40%) e la Serratia marcescens (5%). Le infezioni da germi gram - tendono a verificarsi nei giovani o negli anziani, con traumi gravi o con gravi malattie mediche sottostanti (insufficienza renale o trapianto, protesi articolari, LES, AR, diabete, neoplasie maligne) e nei tossicodipendenti. 
Le infezioni di solito cominciano nel tratto urinario o nella pelle. 
Nell'80% dei pazienti, l'artrite non gonococcica è monoarticolare (ginocchio, anca, spalla, polso, caviglia, gomito). 
L'artrite batterica poliarticolare di solito si verifica in pazienti con un'artrite cronica sottostante (p. es., AR, osteoartrosi) o con una protesi articolare.  
La Borrelia burgdorferi, l'agente eziologico della malattia di Lyme (v. Cap. 157), può causare poliartralgie acute migranti con febbre, mal di testa, astenia e lesioni cutanee o una monoartrite cronica intermittente o una oligoartrite.
Lo S. aureo e lo streptococco di gruppo B sono i più comuni organismi nei neonati e nei bambini di età 2 anni. La Kingella kingae sembra essere la causa più comune nei bambino di età 2 anni. 
Sebbene l'Haemophilus influenzae di tipo b fosse la causa più comune di artrite batterica in bambini di età tra 6 mesi e 2 anni, la vaccinazione ha ridotto la sua incidenza del 95% in bambini di età 5 anni. 
Nei bambini, la N. gonorrhoeae causa 10% di artriti batteriche, ma è la causa più comune di infezione poliarti- colare.
Le infezioni articolari da germi anaerobi sono spesso infezioni miste con germi anaerobi facoltativi o aerobi (dal 5 al 10% dei casi), come lo S. aureo, lo S. epidermidis e l'Escherichia coli
I germi anaerobi principali sono il Propionibacterium acnes, il Peptostreptococcus magnus, il Fusobacterium sp, il Clostridium sp e il Bacteroides sp. Il P. acnes causa infezioni in articolazioni con protesi, sottoposte a trauma o a precedenti chirurgici. 
I fattori predisponenti alle infezioni anaerobie comprendono i traumi penetranti, le artrocentesi, recenti interventi chirurgici, protesi articolari, infezioni contigue, diabete e tumori maligni.
Le infezioni articolari derivanti da morsi umani sono causate da germi gram- Eikenella corrodens, streptococchi di gruppo B o anaerobi orali (p. es., Fusobacterium sp, peptostreptococchi, Bacteroides sp). 
I morsi animali possono dare origine a infezioni articolari tipicamente causate da S. aureus o organismi della flora orale comune degli animali.  
La Pasteurella multocida causa metà delle infezioni dovute a morsi di cane o di gatto. 
I morsi di cane e di gatto possono causare infezioni anche con Pseudomonas sp, Moraxella sp e Haemophilus sp; mentre i morsi di ratto causano infezioni con Streptobacillus moniliformis o Spirillum minus.
Le infezioni articolari nei pazienti HIV positivi, sono di solito causate da S. aureus, streptococchi e Salmonella
 I pazienti HIV positivi possono avere la sindrome di Reiter, artriti reattive e un'artrite correlata all'HIV e artralgie. Poiché oggi i pazienti HIV positivi sopravvivono più a lungo, infezioni più indolenti con micobatteri, funghi e germi opportunistici inusuali sono state rilevate.
Le cause virali di artrite acuta comprendono il parvovirus B19, il virus dell'epatite B e C, il virus della rosolia (infezione attiva e dopo vaccinazione) e il togavirus. 
Il virus della varicella; della parotite (negli adulti); gli adenovirus; i coxsackievirus A9, B2, B3, B4 e B6; e la mononucleosi da virus di Epstein-Barr sono anche associati ad artralgie e artrite. 
Questi sono agenti più probabili dei batteri di poliartrite.

Artrite cronica infettiva: l'artrite cronica infettiva (5% dei casi) è causata da micobatteri, funghi e alcuni batteri a bassa patogenicità. 
Esempi sono il Micobatterio della tubercolosi, il Mycobacterium marinum, il Mycobacterium kansasii, la Candida sp, il Coccidioides immitis, l'Histoplasma capsulatum, il Cryptococcus neoformans, il Blastomyces dermatitidis, lo Sporothrix schenckii, l'Aspergillus fumigatus, l'Actinomyces israelii e la Brucella sp.
Due terzi delle infezioni delle protesi articolari si verificano entro 1 anno dall'intervento chirurgico e sono causate da inoculazione intraoperatoria di germi nell'articolazione o da batteriemia postoperatoria causata da infezioni della pelle, polmoniti, infezioni dentali o IVU. 
Infezioni precoci delle protesi articolari sono causate da S. aureus nel 50% dei casi, infezioni miste nel 35%, germi gram - nel 10% e anaerobi nel 5%.

Patogenesi
L'infezione in un'articolazione produce una reazione infiammatoria (artrite) che rappresenta un tentativo di elimi- nare i germi infettanti, ma che al tempo stesso danneggia i tessuti articolari.
Gli agenti infettivi raggiungono le articolazioni per (1) penetrazione diretta (traumi, interventi chirurgici, morsi, iniezioni); (2) estensione nell'articolazione da un'infezione adiacente (p. es., osteomielite, ascessi dei tessuti molli, una ferita infetta); (3) diffusione al tessuto sinoviale attraverso la corrente ematica (batteriemia) da un sito lontano di infezione (pelle; tratto respiratorio, urinario o GI).
I germi infettanti si moltiplicano nel liquido sinoviale e nel tessuto sinoviale di rivestimento. 
Fattori di virulenza noti come adesine, che permettono la localizzazione dei batteri nei tessuti articolari, possono essere prodotti da alcuni batteri (p. es., S. aureus)
Altri prodotti batterici, come endotossine (lipopolisaccaride) da germi gram -, frammenti di pareti cellulari, esotos- sine da germi gram + e immunocomplessi formati da antigeni batterici e anticorpi, potenziano la reazione infiam- matoria. 
I PMN migrano nell'articolazione e fagocitano i germi infettanti. 
La fagocitosi dei batteri dà luogo all'autolisi dei PMN con rilascio di enzimi lisosomiali nell'articolazione, che cau- sa danno sinoviale, dei legamenti e della cartilagine. 
Perciò, i PMN sono sia il principale sistema di difesa dell'ospite sia la causa del danno articolare nell'artrite batte rica acuta. 
Successivamente, nelle infezioni croniche (p. es., nell'AR), la membrana sinoviale può proliferare (formando un panno) e può erodere la cartilagine articolare e l'osso subcondrale. 
La sinovite infiammatoria può persistere anche dopo che l'infezione è stata eradicata dagli antibiotici. 
È stato teorizzato che l'infezione altera la cartilagine, rendendola antigenica e, insieme agli effetti adiuvanti dei componenti batterici, causa una sinovite infiammatoria "sterile" immuno-mediata.
 
Sintomi e segni
Le infezioni articolari possono essere acute, con esordio improvviso di dolore articolare e tumefazione, o croni- che, con sviluppo insidioso di sintomi più lievi.

Artrite batterica acuta: l'esordio è rapido (da poche ore a pochi giorni) con dolore articolare da moderato a gra- ve, calore, dolorabilità alla palpazione e limitazione funzionale. 
Il paziente può non avere altri sintomi di grave infezione e ciò può ritardare la diagnosi, così riducendo le possibi- lità di guarigione. 
I bambini con artrite infettiva possono presentare una limitazione del movimento spontaneo di un arto (pseu- doparalisi), irritabilità e febbre bassa o non presente. 
Negli adulti, l'artrite batterica acuta è classificata come gonococcica o non gonococcica, poiché le caratteristi- che cliniche e la risposta alla terapia sono differenti.
L'artrite gonococcica, causata da N. gonorrhoeae, è più spesso osservata in concomitanza con una sindrome distinta dermatite-poliartrite-tenosinovite. 
L'infezione gonococcica disseminata è caratterizzata da una storia di 5-7 gg. di febbre; brividi scuotenti; e lesioni cutanee multiple (petecchie, papule, pustole, bolle emorragiche, lesioni necrotiche) sulle superfici mucose, sul tronco e sugli arti inferiori; artralgie migranti; e tenosinovite, che evolve in artrite infiammatoria persistente in una o poche articolazioni. 
Comunque, la sintomatologia dell'infezione delle mucose può non essere presente. 
La Neisseria meningitidis causa una sindrome simile artrite-dermatite accompagnata da una infezione relativa- mente lieve del tratto respiratorio superiore o da malattia clinica grave con shock e meningoencefalite.
L'artrite non gonococcica di solito coinvolge una sola articolazione con dolore progressivo da moderato a grave che è marcatamente peggiorato dal movimento o dalla palpazione, cosicché la funzione articolare risulta alterata. La maggior parte delle articolazioni infettate è gonfia, rossa e calda alla palpazione. 
La febbre può essere assente o bassa nel 50% dei pazienti; il 20% dei pazienti riferisce brivido scuotente.
La maggior parte dei casi di infezione articolare anaerobica è monoarticolare e coinvolge l'anca o il ginocchio (nel 50%). 
Siti extrarticolari di infezione anaerobia comprendono l'addome, i genitali, gli ascessi periodontali, i seni, gli arti ischemici e i decubiti.
L'infezione articolare associata all'uso di droghe EV si verifica soprattutto nello scheletro assiale (in sede ster- noclavicolare, costocondrale, a livello dell'anca, delle spalle, delle vertebre, della sinfisi pubica e delle articola- zioni sacroiliache), ma può colpire anche le articolazioni periferiche. 
Le infezioni articolari da gram - tendono a essere più indolenti e difficili da diagnosticare delle più fulminanti infe- zioni articolari stafilococciche.
Le infezioni articolari causate da morsi umani sono spesso indolenti e richiedono 1 sett. per diventare mani- feste. 
I morsi di cane o di gatto producono marcato eritema, dolore e tumefazione nelle piccole articolazioni della mano entro 24 h. 
I morsi di ratto producono febbre, rash e dolore articolare con adenopatia regionale (da 2 a 10 gg. di incubazio- ne).
L'infezione delle protesi articolari causa allentamento della protesi, fino al non funzionamento e sepsi con si- gnificativa morbosità e mortalità. 
Nelle infezioni delle protesi articolari che si verificano entro 1 anno dall'intervento chirurgico, vi è di solito una sto- ria di infezione postoperatoria della ferita che sembra risolversi, un soddisfacente periodo di convalescenza dopo l'operazione per molti mesi e quindi lo sviluppo di dolore articolare persistente a riposo e sotto carico. 
Un terzo delle infezioni delle protesi articolari si verifica 1 anno dopo l'intervento chirurgico, quando delle infezioni extrarticolari (p. es., polmoniti, IVU, infezioni della pelle o disseminazione batterica da cure dentarie o manovre invasive) producono una batteriemia intermittente. 
Circa il 25% dei pazienti ha riferito un trauma da caduta entro 2 sett. dall'esordio del dolore e circa il 20% aveva avuto precedenti revisioni chirurgiche. 
I pazienti possono non avere febbre o leucocitosi, ma la maggior parte ha una VES elevata.
Artrite batterica cronica: l'esordio è indolente, con tumefazione graduale; lieve calore; minimo o assente rubor dell'area articolare e dolore puntorio, che può essere lieve.

Diagnosi
La diagnosi delle artriti infettive di solito richiede un forte sospetto, particolarmente se la sorgente di infezione è extrarticolare, poiché i sintomi possono mimare altre forme di artrite. 
La diagnosi può essere suggerita dal quadro clinico e dal reperto di un germe in un sito remoto di infezione. 
Un esame del sangue di solito rivela un aumento dei GB in circa la metà dei casi e una VES e una proteina C-reattiva elevate.
Il liquido sinoviale prelevato dalla articolazione tumefatta di solito rivela una conta di GB 20000 ml (spesso 100000 ml) che consiste di 95% di PMN nelle infezioni acute. 
La viscosità e la concentrazione di glucoso sono di solito diminuite. 
La colorazione di Gram del liquido sinoviale rivela germi nel 50-75% delle articolazioni infettate e distingue i germi gram + da quelli gram - ma non gli stafilococchi dagli streptococchi. 
Il liquido deve essere coltivato in aerobiosi e anaerobiosi. 
L'odore di putrido del liquido sinoviale e l'aria all'interno dell'articolazione o circostante i tessuti molli ai raggi-x suggerisce un'infezione anaerobia.
L'infezione gonococcica disseminata deve essere sospettata in una persona sessualmente attiva con una tipica storia clinica, specialmente se la gonorrea si trova in altri siti. 
La coltivazione del gonococco è difficile poiché il germe è molto sensibile all'essiccazione. 
Se l'infezione gonococcica disseminata è probabile, campioni di sangue e di liquido sinoviale devono essere im- mediatamente posti su agar cioccolato non selettivo e campioni dall'uretra, dall'endocervice uterina, dal retto e dalla faringe devono essere posti su mezzo selettivo Thayer Martin
Le emocolture sono positive nel 60-75% dei casi durante la prima settimana e possono costituire il solo metodo per identificare l'agente eziologico; le colture di liquido articolare nelle tenosinoviti in fase precoce sono spesso negative. 
Le colture di liquido sinoviale da articolazioni con artrite franca purulenta sono di solito positive e il siero dalle le- sioni cutanee può essere positivo.
Le sole alterazioni all'esame radiologico, nelle artriti batteriche acute in fase precoce, sono la tumefazione dei tessuti molli e i segni di versamento articolare. 
Dopo 10-14 gg. di infezione batterica, cambiamenti distruttivi e cioè restringimento dello spazio articolare (che riflette la distruzione articolare) ed erosioni o foci di osteomielite subcondrale diventano evidenti. 
La formazione di gas all'interno delle articolazioni suggerisce un'infezione con E. coli o anaerobi. 
Nell'artrite batterica cronica, lo spazio articolare è conservato più a lungo e si verificano erosioni marginali e scle- rosi ossea.
La scintigrafia ossea con tecnezio-99m metilene difosfonato è di solito alterata nelle artriti infettive ed è uti- le specialmente nella valutazione delle articolazioni dello scheletro assiale
Le scintigrafie mostrano aumentata captazione con aumentato flusso ematico nella membrana sinoviale infiam- mata e nell'osso metabolicamente attivo e sono pertanto positive nelle artriti settiche e asettiche. 
Comunque, le scintigrafie sono accurate soltanto nel 77% dei casi poiché il vasospasmo, la formazione di asces si o la trombosi vascolare possono alterare l'aumentata captazione causata dalla infezione
Il gallio-67 citrato ha un'accuratezza del 91%, ma la dose radiante è più alta. 
Molto presto nel corso dell'infezione, le scintigrafie possono mostrare aree fredde in area di ischemia. 
Le scintigrafie con gallio (e le scintigrafie con GB o IgG marcati con indio) mostrano captazione nel liquido sino- viale purulento; esse sono molto più sensibili nelle infezioni acute che nelle croniche. 
Nelle infezioni delle protesi articolari, le scintigrafie con gallio hanno una bassa sensibilità e l'utilità delle scin tigrafie con GB marcati con indio non è stata stabilita.

Terapia
La selezione antibiotica iniziale dipende dall'età, dalla storia pregressa, dalla presenza di infezione extrarticolare e da fattori di comorbosità insieme ai reperti della colorazione di Gram del liquido sinoviale. 
Il regime terapeutico deve essere adattato quando i risultati delle colture (da 24 a 48 ore) e i test di suscettibilità (3 o 4 gg.) sono disponibili.
Nel sospetto di infezione da germi gram + non gonococcici, la scelta iniziale dovrebbe essere una penicillina se- misintetica (p. es., nafcillina), una cefalosporina, la vancomicina (se la resistenza alla meticillina è comune [p. es., con S. aureus]) o la clindamicina. 
Nel sospetto di infezioni da germi gram -, una cefalosporina di terza generazione e un aminoglicoside (se l'infe- zione è grave) possono essere somministrati per via parenterale fino a quando non siano sono disponibili i risul- tati dei test di sensibilità antibiotica. 
Gli antibiotici per via parenterale devono essere continuati fino a quando non si verifica un significativo migliora- mento clinico (di solito 2 sett.) e devono essere somministrati antibiotici orali a dosi molto maggiori delle abituali per 2-6 sett. in base alla risposta clinica. 
Le infezioni causate dagli streptococchi e dall'Haemophilus possono di solito essere eradicate in 2 sett. 
Le infezioni stafilococciche richiedono almeno 3 sett. e spesso 6 sett. o anche più, specialmente in pazienti con artriti pregresse.
In aggiunta agli antibiotici, l'artrite acuta batterica non gonococcica richiede l'aspirazione con ago di grosso cali- bro del pus intrarticolare, almeno una volta al giorno, il lavaggio con irrigazione a ondate, il lavaggio in artroscopia o un'artrotomia per effettuare lo sbrigliamento. 
Le articolazioni reumatoidi infettate devono anche essere sottoposte a sbrigliamento chirurgico aggressivo preco- ce e a drenaggio. 
Le articolazioni devono essere poste in "splint" nei primi giorni per ridurre il dolore e a questo devono seguire esercizi di mobilizzazione passiva e attiva con rafforzamento dei muscoli se tollerati.
La terapia dell'infezione gonococcica disseminata è la stessa, indipendentemente dallo stadio. 
Le raccomandazioni per la terapia empirica cambiano frequentemente, poiché l'epidemiologia del gonococco anti biotico resistente è in evoluzione. 
L'infezione gonococcica disseminata raramente richiede uno sbrigliamento chirurgico e il drenaggio, e di solito non produce danno articolare permanente. 
 L'infezione genitale coesistente con Chlamydia trachomatis, che si può verificare nel 50% dei casi, deve anche essere trattata e i contatti sessuali del paziente dovrebbero essere valutati (v. Cap. 164).
Le infezioni delle protesi articolari richiedono un trattamento prolungato. 
Le opzioni di terapia includono (1) soppressione dell'infezione a lungo termine con gli antibiotici in pazienti non adatti per la chirurgia; (2) escissione con artroplastica con o senza fusione (in pazienti con infezioni incontrol- labili e insufficienti riserve ossee); (3) artrotomia per rimuovere la protesi, con meticoloso sbrigliamento di tutto il cemento, degli ascessi e dei tessuti devitalizzati, seguita da prolungata terapia antibiotica; (4) immediato o posti cipato (da 1 a 3 mesi) impianto di una nuova protesi utilizzando cemento impregnato di antibiotico. 
La percentuale di reinfezione è alta (38%) nelle nuove protesi, sia se reimpiantate immediatamente o dopo 2-3 mesi di terapia antibiotica.
I morsi umani devono essere trattati con amossicillina o trimethoprim-sulfametossazolo per 3-5 gg. 
L'infezione da P. multocida, provocata da morsi di animali, è di solito sensibile alla penicillina, ma le infezioni articolari devono anche essere sbrigliate chirurgicamente. 
I morsi di ratto, che danno luogo a infezione con S. moniliformis o S. minus, di solito rispondono alla peni- cillina.
Non vi è trattamento specifico per le artriti virali. 
Le infezioni articolari micobatteriche e fungine richiedono una terapia prolungata, di solito con antibiotici multipli, a seconda dei test di sensibilità del germe isolato.





54. INFEZIONI DELLE OSSA E DELLE ARTICOLAZIONI
OSTEOMIELITE
Infiammazione e distruzione ossea causata da germi aerobi e anaerobi, micobatteri e funghi.



Sommario:
Introduzione
Eziologia e patogenesi
Sintomi e segni
Diagnosi
Terapia

L'osteomielite si verifica nelle vertebre e nelle ossa dei piedi in pazienti con diabete o nei siti di penetrazione ossea da trauma o da chirurgia. 
Nei bambini, l'osteomielite di solito colpisce la metafisi della tibia o del femore così come le ossa in fase di crescita con un ricco apporto ematico.



Eziologia e patogenesi

L'infezione dell'osso è causata da germi che si moltiplicano nel sangue (osteomielite ematogena), che si diffondono da un tessuto infetto, compresa l'infezione di una protesi articolare, alle fratture contaminate e agli interventi chirurgici sull'osso. L'osteomielite ematogena è più frequentemente causata da germi gram +. 
I germi gram - causano osteomielite nei tossicodipendenti, nei pazienti con malattia drepanocitica e nei pazien- ti gravemente debilitati o traumatizzati. 
I funghi e i micobatteri tendono a localizzarsi all'osso, causando infezioni indolenti croniche. 
I fattori di rischio comprendono malattie debilitanti concomitanti, radioterapia, tumori maligni, diabete, emodialisi e uso di droghe EV. 
Nei bambini, qualunque processo che causi batteriemia può predisporre a osteomielite.
L'infezione dell'osso è accompagnata da occlusione dei vasi sanguigni, che causa necrosi ossea e diffusione locale dell'infezione. 
L'infezione si può espandere attraverso la corteccia ossea e diffondere sotto il periostio, con formazione di ascessi sottocutanei che possono drenare spontaneamente attraverso la pelle.

Sintomi e segni
I pazienti con osteomielite acuta delle ossa periferiche sono di solito febbrili, hanno avuto perdita di peso e aste- nia e hanno calore localizzato, tumefazione, eritema e dolorabilità.
L'osteomielite vertebrale produce dolore lombare localizzato con spasmo dei muscoli paravertebrali che non risponde al trattamento conservativo. 
I pazienti sono di solito afebbrili.
Se il trattamento dell'osteomielite acuta ha successo solo in parte, si sviluppa un'osteomielite cronica di basso grado con intermittente (da mesi a molti anni) dolore osseo, dolorabilità alla palpazione e fistolizzazione. L'osteomielite cronica è spesso polimicrobica.

Diagnosi
In un paziente con dolore osseo localizzato, febbre e malessere suggeriscono una osteomielite
La conta dei GB può non essere elevata, ma la VES e la proteina C-reattiva di solito lo sono. 
La rx diventa anormale dopo 3-4 sett., mostrando distruzione ossea, tumefazione dei tessuti molli, sollevamento del periostio, perdita di altezza dal corpo vertebrale o restringimento dello spazio discale intervertebrale adia- cente infettato e distruzione dei piatti sovrastanti e sottostanti il disco. 
Se i reperti radiologici sono ambigui, una TC può definire la anormalità ed evidenziare la formazione di un asces- so paravertebrale. 
Le scintigrafie ossee con radioisotopi sono anormali prima dei raggi x, ma non distinguono tra infezione, fratture e tumori. 
La biopsia ossea con ago o l'escissione chirurgica e l'aspirazione o la pulitura degli ascessi offrono tessuto per la coltura e per i test di sensibilità antibiotica. 
La coltura del drenaggio dalle fistole non è affidabile per la diagnosi di un'osteomielite sottostante.

Terapia
Gli antibiotici dovrebbero essere scelti per coprire i germi gram + e gram - finché non siano disponibili i risultati delle colture. 
Nei bambini e negli adulti, la terapia antibiotica iniziale dovrebbe includere una penicillina semisintetica penicilli- nasi resistente (nafcillina o oxacillina) e un aminoglicoside finché non siano disponibili i risultati delle colture e i test di sensibilità. 
Gli antibiotici devono essere somministrati per via parenterale per 4-8 sett. 
Se la risposta è al di sotto dei livelli ottimali o se vi sono grandi aree di distruzione ossea, è necessaria la pulizia chirurgica del tessuto necrotico. 
Essa può essere necessaria per drenare un ascesso paravertebrale o epidurale o per stabilizzare la colonna per prevenire un danno. 
Si richiede la pulizia chirurgica del tessuto necrotico con antibiotici a largo spettro. 
I trapianti di cute o i lembi cutanei possono essere necessari per chiudere ampi difetti chirurgici e la terapia anti- biotica deve essere continuata per 3 sett. dopo la pulizia.
Con l'osteomielite vertebrale, il trattamento del M. tuberculosis (v. Cap. 157) o dei funghi (v. Cap. 158) può essere necessario.
                       
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Fonte: [http://health.nytimes.com/health/]
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Pubblicato su Blogger oggi 22 Aprile 2012 alle ore 22,40 da: Giuseppe Pinna de Marrubiu

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