Chirurgia percutanea su alluce valgo,
alluce rigido, dito a martello e metatarsalgie
Anche la chirurgia percutanea dell'alluce valgo consente la correzione in maniera mini-inva siva, cioè senza l'incisione cutanea classica, di questa frequente patologia, ma anche di altre deformità quali alluce rigido, dita a martello, metatarsalgie, dita sovraddotte, esostosi delle dita, etc., tramite piccoli fori di pochi millimetri e in anestesia locale, senza utilizzare nes-sun mezzo di sintesi interno o esterno.
L'intervento viene eseguito in anestesia periferica (cioè dell'arto inferiore o del solo piede) attraverso mini-incisioni di 2-3 mm e non viene utilizzato nessun mezzo di sintesi come fili metallici, cambre o viti: attraverso i forellini vengono pas-sate delle microfrese, poco più grandi di quelle del dentista, per effettuare i tagli sulle ossa dell'alluce (osteotomie) se- condo la correzione da dare; allo stesso modo, con un ulteriore foro per ciascun dito si correggono altre patologie co- me dita a martello, metatarsalgie, esostosi, etc.
Il post-operatorio ha una tempistica molto ridotta: con tale tecnica infatti, si consiglia di deambulare fin da subito con un'apposita scarpa rigida e mantenere un bendaggio particolare per circa un mese, da rinnovare settimanal-mente.
Può essere eseguito in regime di day surgery o ambulatorialmente; il grande vantaggio di tale tecnica consiste nel poter deambulare fin da subito, evitando così lunghi periodi di immobilizzazione che allungherebbero inevitabil-mente i tempi di recupero, e di avere un dolore molto ridotto rispetto agli interventi tradizionali, creando il minor di-sagio possibile per il paziente, oltre alla totale assenza di qualsiasi mezzo di sintesi, fonte talvolta di dolore resi-duo e/o infiammazioni locali.
Questa tecnica è indicata in casi di deformità fino al grado medio (circa il 70% dei casi); nel restante 30% dove si hanno importanti alterazioni strutturali del piede interessanti ossa, articolazioni, tendini e legamenti, trova la corretta indicazione una chirurgia mista percutanea-aperta o tutta a cielo aperto e il probabile utilizzo di mez-zi di sintesi permanenti o temporanei.
Vista la mini-invasività, anche in caso di recidiva di alluce valgo a distanza di anni, l'utilizzo di tale metodologia non determina limitazione per nessuna delle altre tecniche correttive, lasciando quindi il chirurgo libero di sce-gliere tranquillamente la tecnica per lui più idonea.
Rare complicanze di questa metodica riguardano eventuale rigidità articolare, ipocorrezione, recidiva a breve ter-mine.
Controllo radiografico finale con bendaggio post-operatorio
Fine
Pubblicato su Blogger oggi 15 ottobre 2012 alle ore 11,43 da: Giuseppe Pinna de Marrubiu
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