Artrite settica
Artrite settica: sintomi, cause, diagnosi e cure
Articolo informativo di Giuseppe Pinna per S. O. S. - “Osteomielitici d’Italia” - Onlus «Centro Servizi Informativi On-line per Osteomielitici e Pazienti dell’Ospedale CODIVILLA-PUTTI di Cortina d’Ampezzo.
Più comunemente è colpito il ginocchio
L’artrite settica è un’infiammazione di un’articolazione causata da un batterio infettivo.
CAUSE: L’artrite settica si sviluppa quando il batterio si diffonde attraverso il flusso sanguigno ad un’articolazione. Si [...]
L'artrite settica è un'infezione intensamente dolorosa delle articolazioni.
Batteri, o meno comunemente funghi, possono diffondersi da aree infette nel corpo fini alle articolazioni.
A volte i batteri infettano solo l'articolazione, lasciando altre zone del corpo illese.
I bambini e gli adulti più anziani hanno più probabilità di sviluppare l'artrite settica.
Se trattati entro una settimana dopo la comparsa dei sintomi, la maggior parte delle persone recupera comple- tamente.
Sintomi
L'artrite settica causa tipicamente estremo disagio e difficoltà nell'articolazione colpita.
Segni e sintomi possono includere:
- Febbre
- Forte dolore dell'articolazione colpita
- Gonfiore dell'articolazione colpita
- Calore nella zona dell'articolazione colpita
Nei bambini, ulteriori sintomi possono includere:
- Scarso appetito
- Malessere
- Accelerazione del battito cardiaco (tachicardia)
- Irritabilità
Se si stanno assumendo farmaci per altri tipi di artrite, il dolore può essere lieve o non esserci del tutto, perché questi farmaci possono mascherare il dolore e la febbre.
Negli adulti, le articolazioni delle braccia e delle gambe, in particolare le ginocchia sono più frequentemente colpite da artrite settica.Nei bambini, l'anca è l'articolazione più colpita.
I bambini con artrite settica dell'anca spesso tengono l'anca in una posizione fissa per cercare di evitare qual- siasi movimento.
In casi rari altre articolazioni, possono essere influenzate.
Consultare il medico se si hanno segni e sintomi che possono indicare l'artrite settica, come la comparsa im-provvisa di dolore in una articolazione.
Se si è alto rischio di infezioni e si notano segni e sintomi di infezione, come febbre e brividi, consultare imme- diatamente il medico.
Un tempestivo trattamento può prevenire la diffusione dell'infezione e ridurre al minimo i danni.
definizione
Incidenza
Cause
Fattori di rischio
Microorganismi coinvolti
Artrite settica: definizione
* Per via ematogena, tipica dei tossicodipendenti, pazienti sottoposti a cateterismo e affetti da endocardite
* Per diffusione ematogena da un focolaio a distanza (similmente all'osteomielite)
Fattori di rischio
Alcuni soggetti risultano maggiormente a rischio di artrite settica, probabilmente a causa dell'età avanzata o della copresenza di patologie degenerative.
Incidenza
Cause
Fattori di rischio
Microorganismi coinvolti
Artrite settica: definizione
In medicina, l'artrite settica designa un quadro clinico complesso, sostenuto da un'infezione batterica a ca- rico di un'articolazione: per creare un danno simile, il patogeno, dopo aver invaso la membrana ed il liquido sinoviale, origina una risposta infiammatoria esagerata, che può condurre alla formazione del cosiddetto piar- tro, un essudato purulento nello spazio articolare.
Generalmente, quando curata per tempo, l'artrite settica risponde bene alla terapia con farmaci antibiotici; ad ogni modo, la morbilità e la mortalità della malattia non devono essere trascurati.
Incidenza
Dalle statistiche mediche si evince che, annualmente, l'artrite settica compare in 2-10 casi ogni 100.000 abi tanti; negli Stati Uniti, per esempio, l'artrite settica si manifesta in 7,8 soggetti ogni 100.000 sani.
Anche in Europa i dati sono simili.
Ponendo dei parametri più precisi, le artriti settiche da streptococchi sembrano colpire 2,6 persone ogni 100.000, mentre l'artrite gonococcica disseminata 2,8 soggetti ogni 100.000.
Una percentuale di pazienti stimata attorno al 25-50% subisce danni permanenti, mentre il 5-15% degli as- sistiti, non sottoponendosi o non rispondendo adeguatamente alle cure, è destinata a morire.
L'artrite settica sembra costituire un pericolo sempre più imminente per gli anziani, specie in concomitanza di malattie multiple e di immunosoppressione.
Un ostacolo da non trascurare è rappresentato dai costi, spesso elevatissimi, per l'ospedalizzazione del paziente, per l'applicazione di protesi e per l'invalidità.
Malgrado, virtualmente, ogni agente infettivo possa causare artrite settica, però nella maggior parte dei casi i batteri sono i maggiori responsabili.
La penetrazione dei batteri è favorita sia dall'assenza della membrana basale, che dall'elevata vascolarizza- zione della sinovia: i patogeni raggiungono il sito d'azione per via ematogena.
Nonostante qualsiasi articolazione possa essere colpita dall'infezione, dunque sviluppare artrite settica, le sedi maggiormente coinvolte sono anca, ginocchio e spalla.
Spesso accade che i patogeni, dopo aver raggiunto il sangue, pervengono alle articolazioni ed invadono la membrana sinoviale; successivamente vengono fagocitati dai mediatori dell'infiammazione e dai fibroblasti.
La necrosi e la tumefazione della membrana sinoviale e della cartilagine che ne conseguono, sono espressio- ne della liberazione massiva di enzimi proteolitici e dell'accumulo di liquido sinoviale purulento.
In alcuni casi, l'artrite settica costituisce una complicanza di un intervento di artroplastica (indice d'inci- denza: 1-15%); in altri, invece, l'infezione si manifesta dopo l'inoculazione diretta di patogeni (es. sommi- nistrazione di medicinali per via intra-articolare, artrocentesi, interventi sull'articolazione).
Come può insorgere l'artrite settica?
* Per inoculazione diretta, a seguito di iniezioni intra-articolari* Per via ematogena, tipica dei tossicodipendenti, pazienti sottoposti a cateterismo e affetti da endocardite
* Per diffusione ematogena da un focolaio a distanza (similmente all'osteomielite)
Fattori di rischio
Alcuni soggetti risultano maggiormente a rischio di artrite settica, probabilmente a causa dell'età avanzata o della copresenza di patologie degenerative.
I fattori predisponenti più comuni sono di seguito riassunti:
Come analizzato nella precedente trattazione, l'artrite settica è un'infezione dolorosa a carico delle articolazioni, la cui causa risiede, più spesso, in insulti batterici e, più raramente, in attacchi virali e fungini.
Sintomi
La distorsione è la perdita momentanea ed incompleta dei rapporti articolari fra due capi ossei.
Prognosi
Il decorso dell'infezione è pesantemente condizionato da numerosi fattori:
1 - Virulenza del patogeno
2 - Precocità d'inizio terapia
3 - Risposta dell'ospite
4 - Efficienza del sistema immunitario dell'ospite
5 - Età del paziente
6 -Localizzazione del patogeno (numero delle articolazioni colpite)
Si ritiene che il 5-10% delle artriti asettiche da cocchi gram negativi e da S. aureus dia prognosi infausta, nonostante un'adeguata e pronta terapia; l'artrite settica è altamente invalidante (lascia lesioni permanenti) nel 25-50% dei casi.
- AIDS
- Artrosi
- Cateterismo
- Connettiviti sistemiche: artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, gotta
- Emofilia
- Diabete mellito
- Endocardite batterica
- Età infantile (meno di 3 anni) o avanzata (oltre 80 anni)
- Impianto di protesi
- Somministrazione a lungo termine di steroidi ed immunodepressori
- Tossicodipendenza: l'utilizzo promiscuo di siringhe non sterili può favorire l'infezione
Anche la resistenza agli antibiotici costituisce un problema reale e particolarmente sentito: alcuni patogeni sembrano infatti resistere anche ad una terapia antibiotica pesante.
Microorganismi coinvolti
La stragrande maggioranza della artriti settiche è scatenata da infezioni sostenute dallo Staphylococcus aureus; tuttavia, anche gli streptococchi sono elementi eziopatologici spesse volte coinvolti.
Il gonococco (Nesseria gonorrhoeae) è il patogeno che più spesso è responsabile delle artriti settiche nei soggetti adulti sessualmente attivi.
Il batterio Haemophilus influenzae sembra, invece, essere il batterio gram negativo responsabile di buona parte delle artriti settiche acute nel bambino (2-3 anni).
Più rare, seppur possibili, le artriti settiche mediate dal virus dell'HIV, da Mycobacterium tuberculosis (vei- cola la tubercolosi),
Borrelia burgdorferi (protagonista della malattia di Lyme), Streptococco beta-emolitico di gruppo A, Pseudomonas aeruginosa, Aspergillus spp. eCandida spp..
Chiaramente, la vaccinazione (quando possibile) costituisce un'ottima arma di difesa per proteggersi dalle infe zioni in generale e dall'artrite settica in particolare.
In tabella, sono riportati i patogeni maggiormente coinvolti nelle varie forme di artrite settica.
Tipo di artrite settica
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Microrganismo coinvolto
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Artrite settica non gonococcica
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Staphylococcus aureus (> 70%), Streptococchi Β emolitici gruppo B, C, G, Streptococcus pneumoniae, Borrelia burgdorferi, Brucella burgdorferi
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Artrite settica gonococcica
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Neisseria gonorrhoeae (<10%)
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Artrite settica virale
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HBV, HIV 1, Rosolia, Parvovirus B19
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Artrite settica da micobatteri
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Artrite settica micotica
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C. albicans, S. schenckii, C. immitis
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Artrite settica postinfettiva
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L'artrite settica origina una sintomatologia estremamente dolorosa, associata ad arrossamento, gonfiore e sensazione di bruciore; dopo aver analizzato più dettagliatamente i sintomi che caratteriz- zano l'artrite settica, analizzeremo le strategie diagnostiche e le terapie disponibili per la cura della malattia.
Normalmente, l'artrite settica non passa inosservata, dato che esordisce spesso con una sintomatologia do lorosa a livello dell'articolazione coinvolta.
Oltre all'onnipresente dolore articolare, che tende ad accentuarsi con il movimento, il paziente lamenta spes- so febbre alta (anche 40°C), gonfiore articolare, sinovite acuta, vasculite e una particolare sensazione bru- ciante a livello della sede coinvolta.
Nei bambini in particolare, l'artrite settica può provocare anche alterazione dell'umore (irritabilità), males- sere generale, inappetenza e tachicardia.
Alcuni pazienti sviluppano artrite settica a livello di articolazioni come la sterno-clavicolare, l'acromion-claveare (clavicola e scapola) e la sterno-costale: in questi casi, il dolore può diffondere e coinvolgere an- che il torace.
Clavicola origini e inserzioni muscolari e ligamentose
LEGAMENTO COSTOCLAVICOLARE si estende tra il processo coracoideo e la clavicola e si divide in una parte antero-mediale (leg. trapezoide) e postero mediale (leg. conoide)
LEGAMENTO TRAPEZOIDE: origina dal margine superomediale del processo coracoideo e si porta verso la linea trapezoidea della clavicola
LEGAMENTO CONOIDE: origina dalla base del processo coracoideo e termina, irradiandosi a ventaglio, sul tubercolo conoideo della clavicola
Scapola origini e inserzioni muscolari
Quando l'artrite settica colpisce l'area sacro-iliaca, è molto probabile che il paziente percepisca dolore acuto ai glutei, ai fianchi o a carico della parte anteriore della coscia.
L'artrite settica infantile tende a manifestarsi, più spesso, a livello delle anche, mente nell'adulto le articola- zioni di gambe e braccia (dunque anche ginocchio, gomito, polso e caviglia) sono le più colpite; anche testa, collo ed altre articolazioni possono esserne influenzati.
UN RAPIDO SGUARDO ALL'ANATOMIA DEL GINOCCHIO
gomito
Quando l'infezione non viene bloccata e debellata per tempo, i danni potrebbero anche essere permanenti (impotenza funzionale) e, in alcuni casi, talmente gravi da indurre la morte del paziente che ne è affetto.
polso
ATTENZIONE I SOTTOSTANTI VIDEO CONTENGONO MATERIALE NON ADATTO ALLE PERSONE FACILMENTE IMPRESSIONABILI
Distorsione di caviglia - Intervento chirurgico - Dott F Morelli
Distorsione Caviglia - sutura del legamento peroneo astragalico anteriore
RIMOZIONE FISSATORE ESTERNO SENZA ANESTESIA
artrodesi caviglia dx castellotti andrea
Diagnosi
Per accertare la diagnosi di un caso clinico di artrite settica, si deve osservare la presenza di pus nell'arti- colazione e la rapida distruzione della cartilagine.
Un paziente già in cura per l'artrite, che assume dunque farmaci specifici, può non per- cepire il tipico dolore che accompagna l'artrite settica: i medicinali, infatti, mascherano i sintomi allarmanti che l'artrite settica normalmente invia. |
Gli esami diagnostici maggiormente utilizzati prevedono l'aspirazione del liquido articolare per la con- ta delle cellule (analisi di un campione di liquido sinoviale prelevato con un ago direttamente all'interno dell'articolazione), la colorazione di Gram, gli esami del sangue, l'emocoltura e laradiografia (test di imaging). Liquido sinoviale
Esaminando in laboratorio tessuti necrotici prelevati da un paziente affetto da artrite settica, è pos- sibile osservare alcuni interessati risconti:
- Infiltrato infiammatorio costituito soprattutto da neutrofili polimorfonucleati
- Essudato dall'aspetto sieroso, limpido/torbido o purulento
- Ispessimento della capsula articolare e produzione di elementi fibrosi intraarticolari (responsabili della compromissione della mobilità)
- Leucocitosi neutrofila: > 7500 leucociti/mm3, di cui oltre l'85% sono neutrofili
- VES molto alta (velocità di eritrosedimentazione, in riferimento alla velocità di sedimentazione degli eritrociti): il valore elevato della VES è indice di un'infiammazione in corso
- Proteina C reattiva molto alta
Tra le indagini molecolari, non va dimenticato il PCR (Polymerase Chain Reaction), indispensabile per accertare la presenza del DNA batterico nel liquido sinoviale e nel tessuto articolare: questa tecnica diagnostica è utile per identificare i patogeni difficili da coltivare.
Dall'esame radiologico, invece, non si ottengono molte informazioni, dato che solamente l'aumento volumetrico dei tessuti molli para-articolari e l'opacità degli stessi possono essere eventualmente osservati.
Attraverso l'esame di TC (computed tomography) ed RM (risonanza magnetica) è possibile ottenere una valutazione morfologica maggiormente accurata della patologia: la TC, infatti, definisce meglio le articolazioni complesse, rivelandosi un test utilissimo che funge da guida per l'agoaspirazione.
Il test di RM, essendo assai sensibile, permette di ottenere una diagnosi veloce ed è molto più specifico rispetto la radiologia convenzionale.
Nell'evenienza in cui non fosse possibile isolare alcun patogeno, si raccomanda di valutare la quan- tità di neutrofili nel liquido sinoviale: quando la conta di queste cellule è superiore a 20.000-30.000 unità/mm3, la diagnosi di artrite settica è assai probabile.
Dati utili per accertare l'artrite settica a partire da un campione di liquido sinoviale: esame chimico-fisico
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Il decorso dell'infezione è pesantemente condizionato da numerosi fattori:
1 - Virulenza del patogeno
2 - Precocità d'inizio terapia
3 - Risposta dell'ospite
4 - Efficienza del sistema immunitario dell'ospite
5 - Età del paziente
6 -Localizzazione del patogeno (numero delle articolazioni colpite)
Si ritiene che il 5-10% delle artriti asettiche da cocchi gram negativi e da S. aureus dia prognosi infausta, nonostante un'adeguata e pronta terapia; l'artrite settica è altamente invalidante (lascia lesioni permanenti) nel 25-50% dei casi.
Cure
Anche solo in caso di sospetto di artrite settica, si raccomanda di procedere quanto prima con un tratta- mento aggressivo in ambiente ospedaliero, al fine di sottoporre il paziente ad accertamenti rapidi per iniziare immediatamente il trattamento.
Durante la terapia, anche se non è sempre necessaria l'immobilizzazione dell'arto, si raccomanda di evitare il carico di peso.
La terapia farmacologica è subordinata al tipo di agente eziopatologico coinvolto, identificato solo dopo la coltura del liquido sinoviale aspirato o l'emocoltura.
In genere, la terapia consiste nella somministrazione di antibiotici (in caso di artrite settica batterica) da as- sumere per via endovenosa per tre settimane; dopo questo primo trattamento, si consiglia di procedere con una terapia orale, per altre 2 settimane.
Oltre alla terapia antibiotica, il paziente affetto da artrite settica viene generalmente sottoposto anche al dre naggio dell'articolazione, spesso effettuato con agospirato; il drenaggio può anche essere chirurgico ma, in tal caso, si preferisce sottoporre a quest'operazione solo i pazienti che presentano un evidente coinvolgi- mento delle articolazioni assiali (come spalla, anca e articolazione sterno-clavicolare) e in caso di mancata risposta ad una terapia antibiotica.
Il drenaggio conferisce al paziente un sollievo immediato e diminuisce la pressione articolare.
Ricordiamo che la terapia tempestiva per la cura dell'artrite settica può spesso prevenire l'insorgere di danni irreversibili.
Fine
Pubblicato su Blogger oggi 06 Settembre 2012 alle ore 21,38 da: Giuseppe Pinna de Marrubiu
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